Obbligo di tampone, come succede in tutta Italia, per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, ma ci sono nuove disposizioni della Regione Toscana in materia di coronavirus, che stabiliscono anche l’attesa massima per il test Covid: fino al tampone, dice l’ordinanza del Ministero della Salute, le persone devono stare in quarantena (il cosiddetto isolamento fiduciario).
Come fare il tampone in Toscana e quanto c’è da aspettare
Dal 17 agosto 2020, chi fa rientro in Toscana da Croazia, Grecia, Malta e Spagna ha l’obbligo di registrarsi sul sito della Regione compilando un modulo online (questo il link diretto) in cui indicare – tra le altre cose – i propri dati, lo Stato estero di provenienza, il proprio domicilio e i propri contatti, ed è previsto obbligatoriamente il tampone: finora la Regione aveva messo a disposizione un numero verde per richiedere il test per il coronavirus, ma visto il boom di chiamate ha introdotto nuove disposizioni. Solo in 3 giornate, dal 14 al 16 agosto, si sono registrate ben 4500 persone per effettuare il test.
Coronavirus, nuove disposizioni in Toscana per chi fa rientro da Spagna, Grecia, Croazia e Malta
Dopo essersi registrati online i viaggiatori saranno contattati direttamente dalle Asl di competenza per fare il test molecolare o antigenico tramite tampone: questo “avverrà nelle 24 ore successive all’arrivo”, spiega in una nota la Regione Toscana. Il numero verde 800 556060 rimane attivo per dare ogni informazioni sul tema.
Sul sito della Regione Toscana sono pubblicate inoltre tutte le nuove disposizioni per il coronavirus.
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Quarantena e tampone: per quali Paesi
Anche in Toscana valgono le regole nazionali stabilite dal Ministero della Salute. Chi proviene da Paesi extra Unione Europea e fuori dell’area Schengen, oltre che da Romania e Bulgaria, deve fare la quarantena obbligatoria di 15 giorni al rientro in Italia. Secondo l’ordinanza del Ministero della Salute dello scorso 12 agosto, i viaggiatori che arrivano da Spagna, Grecia, Croazia e Malta – Paesi dove si è registrato un boom di casi di coronavirus – devono obbligatoriamente sottoporsi al tampone in aeroporto o entro 48 ore dal loro rientro sul suolo nazionale, oppure presentare l’attestazione di un test fatto all’estero al massimo 72 ore prima del ritorno in Italia.