In questi gioni Pisa, Firenze e Siena stanno pensando a un’alleanza anti – mutanda, ossia un’intesa per fermare la vendita dei souvenir trash che banalizzano le bellezze artistiche (come i boxer con la Torre Pendente a mo’ di fallo). Già in passato ci sono state battaglie analoghe contro pubblicità e gadget poco graditi alle istituzioni perché ritenuti ”indecorosi” .
SEXY TOYS. E’ il caso delle paparelle sexy, sequestrate dagli scaffali dei negozi fiorentini all’allora assessore “sceriffo” Graziano Cioni. Il blitz risale all’aprile del 2009, all’epoca dell’amministrazione Domenici. A Palazzo Vecchio non piacque la decisione presa da un grande magazzino (la Coin di via dei Calzaiuoli) di mettere in vendita sugli scaffali, accessibili anche agli sguardi dei più piccoli, dei singolari prodotti. Alla prima occhiata potevano sembrare semplici giocattoli (paperelle e pesciolini), in realtà erano dei veri e propri passatempi piccanti da signora, dotati di vibrazione: in altre parole, sexy toys.
CRISTO E LA MODA. Più recente è invece la crociata contro le pubblicità blasfeme. In occasione dell’ultima edizione invernale di Pitti Uomo, che si è svolta lo scorso gennaio, il cartellone pubblicitario pro made in Italy, ideato dalla casa di moda Carlo Chionna, mandò su tutte le furie Chiesa, Comune di Firenze e Regione Toscana. La pubblicità in questione ritraeva un Cristo in croce con accanto la scritta: “Perdona loro perché non sanno quello che indossano … Dio salvi il made in Italy”. Sulla scorta delle polemiche, dopo pochi mesi è arrivato il nuovo regolamento del Comune di Firenze per gli spazi pubblicitari, con tanto di clausola etica che vieta le immagini lesive dei valori culturali e religiosi.
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SESSO E PUBBLICITA’. Ma di polemiche su pubblicità “scabrose” gli esempi si sprecano: nell’aprile 2009 fece scalpore a Firenze il cartellone di un negozio di ottica che recitava “Fidati te la do gratis… la montatura”, mentre nel giugno dell’anno scorso al centro delle polemiche finì lo spot ideato per l’Apt di Massa Carrara. Il cartellone ritraeva il lato B di una donna che camminava in spiaggia con slogan “Io ho scelto.. e tu?”.
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I souvenir trash seminano zizzania. Botta e risposta Nardella – Rossi