Parte da Firenze, dalla collaborazione tra il Comune e l’associazione Lorenzo Guarnieri, vittima di un incidente stradale lo scorso giugno, la proposta di legge per introdurre il reato di “omicidio stradale”.
LEGGE. Questo tipo di reato è già riconosciuto in diversi altri Paesi, come ha sottolineato oggi Stefano Guarnieri, padre del 17enne ucciso da uno scooter guidato da un uomo ubriaco e drogato. Completato il testo della proposta di legge, partirà la raccolta di 50mila firme. Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco Matteo Renzi, durante la presentazione del piano “salva-vite” elaborato dall’associazione Guarnieri per la sicurezza stradale.
BATTAGLIA CULTURALE. Quella da combattere sulle strade, è prima di tutto una battaglia culturale, secondo i coniugi Guarnieri, una battaglia per l’affermazione di una cultura della sicurezza e della prevenzione. “La morte di nostro figlio non deve essere vana, così come quella di tutti i ragazzi ai quali è stato tolto il diritto alla vita per colpa di chi assume comportamenti criminali alla guida e per la mancanza di una cultura di sicurezza e prevenzione – hanno sottolineato Stefano e Stefania Guarnieri – . Chi governa deve intervenire per combattere e prevenire questi comportamenti. Per questo motivo abbiamo deciso di regalare alla città un piano per la sicurezza stradale che indicherà al Comune cosa fare e come fare per fermare questa strage. Siamo contenti che il sindaco abbia capito l’importanza di questo progetto e siamo fiduciosi che al piano seguiranno i fatti”.