sabato, 20 Aprile 2024
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Esami per ottanta giovani, tra cuochi e addetti sala e bar

Il particolare ''esame di maturità'' del Centro di formazione professionale del Comune di Firenze si è concluso oggi, tra piatti ed aperitivi superlativi per i presenti, tra cui l'assessore Cristina Giachi.

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La prova ‘pratica’ dell’esame di qualifica per cuoco e addetto sala bar ha preso il via ieri per concludersi oggi nella nuova sede della scuola, in via Assisi 20. I giovani aspiranti cuochi e addetti sala e bar hanno cucinato, servito a tavola e preparato gli aperitivi, come vuole la tradizione del Centro di formazione professionale del Comune di Firenze, sezione ristorazione e turismo.

LA PROVA. Protagonisti sono stati 80 giovani, che hanno dovuto dimostrare le competenze acquisite in un percorso formativo di 2.100 ore (comprendenti 600 ore di stage), caratterizzate dall’alternarsi di pratica sui fornelli e al bancone del bar e di lezioni di igiene, merceologia e nutrizione, lingue straniere, cultura del lavoro e dell’impresa oltre, anche, a un insieme di discipline che ne hanno completato l’iter formativo. La prova pratica di cucina che si è conclusa oggi ha offerto un menù ricco di fantasia ma, al tempo stesso, rispettoso della tradizione: si è sviluppato con proposte particolarmente gradite alla commissione esaminatrice e agli ospiti invitati. Sono stati degustati un aperitivo, appositamente creato per l’occasione, un antipasto con tartare di tonno con caviale e con cous cous e baccalà mantecato, risotto al cavolo cappuccio con carciofi alla giudea, una caponata in agrodolce con rotolino di branzino, medaglioni ai funghi sul letto di patate e millefoglie, bomboloni e cenci come dessert.

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GIACHI. “L’esame sostenuto – ha spiegato l’assessore all’educazione Cristina Giachi, presente alle prove – oltre a verificare le competenze professionali pratiche acquisite, ha testato le loro conoscenze e competenze. La formazione professionale, che riguarda sia giovani in obbligo scolastico che adulti, è un vanto del Comune di Firenze. La nostra amministrazione è l’unica che, in Toscana, ha mantenuto strutture come il Cfp che altri enti pubblici, invece, hanno abolito. Questi corsi rappresentano una risposta in più al grave problema della disoccupazione: il 70% dei partecipanti trova, nell’arco dei primi sei mesi dalla fini del corso, una occupazione nel settore, trattenuti, molto spesso, là dove hanno svolto il loro periodo di stage”.

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