La suggestione di una città senza auto e che possa innovarsi, anche attraverso il contributo dei cittadini. Sono alcuni degli esiti di ‘Firenze prossima‘, il percorso partecipativo del Comune di Firenze in vista del nuovo piano strutturale e operativo. La rigenerazione urbana è poi vista come una strategia diffusa, che mette al centro le strade: nuovi spazi da ridisegnare in funzione della qualità, della socialità rionale e della sicurezza dei pedoni. Al tempo stesso non manca l’attenzione ai contenitori dismessi, rispetto ai quali è condivisa la raccomandazione a progettare interventi di recupero che siano equilibrati nelle funzioni e diano nuovi spazi – anche abitativi – e servizi ai residenti.
Come si è svolto il percorso di Firenze Prossima
Il percorso si è articolato attraverso 10 iniziative pubbliche in presenza, 6 online, 3 focus group con categorie economiche, sindacati e Ordini professionali, 1 incontro con i Comuni contermini, 15 incontri interni all’amministrazione, 1 laboratorio di innovazione urbana con gli studenti universitari. Grazie agli strumenti digitale sono state raggiunte 58.500 persone, 508 persone sono state invece coinvolte dal vivo, 1.700 contributi sono arrivati grazie alla mappa interattiva e ai punti di ascolto ai Quartieri.
Una città policentrica
Secondo il sindaco Dario Nardella il lavoro di partecipazione rappresenta una scommessa vinta. Nardella ha poi sottolineato che oggi il cittadino ha bisogno di più spazio pubblico e più spazio privato. Dopo la pandemia “abbiamo anche capito come sia necessario accelerare sul concetto di città policentrica. Vogliamo poi proseguire nel lavoro della Grande Firenze perché tutto il territorio possa essere indirizzato nella stessa direzione”, ha detto il primo cittadino. Hanno partecipato alla giornata conclusiva anche il vicesindaco (con delega alla partecipazione) Alessia Bettini e l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re. È stata proprio Del Re a promuovere le attività sui nuovi piani. Adesso continua il percorso per la definizione dei nuovi piani urbanistici per disegnare la mappa della città di domani.