venerdì, 29 Marzo 2024
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Giustizia per Niccolò, anche un anno dopo

'Non ci siamo mai sentiti soli', dice il padre del giovane scandicesse pestato a morte in una discoteca alle porte di Barcellona. Intanto domenica 12 agosto per ricordare Niccolò Ciatti messa e fiaccolata

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Scandicci – e non solo – è tappezzata di cartelli in sua memoria. Si chiede giustizia per Niccolò Ciatti, lo si continua a fare per quella sua barbara morte avvenuta a Lloret de Mar alle porte di Barcellona il 12 agosto dello scorso anno.

Nei lenzuoli, scritti di nero, viene racchiusa la richiesta della certezza della pena per i tre ceceni che quella notte in mezzo alla pista di una discoteca colpirono a morte il ragazzo.

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Il processo

“Ad oggi la fase istruttoria va avanti – racconta Luigi Ciatti, padre di Niccolò – devono essere ascoltati, da parte delle autorità spagnole, i ragazzi italiani che si sono fatti avanti. Il processo di primo grado lo avremo all’inizio del 2019, in quanto dopo i primi sei mesi hanno chiesto ulteriori dodici mesi di proroga delle indagini, ma per concludere tutto l’iter ci vorranno 3-4 anni. Intanto – prosegue Ciatti – stiamo continuando a cercare materiale, come quel famoso video che tutti hanno visto. Abbiamo lanciato appelli affinché il proprietario ci faccia avere il file integrale, anche in forma anonima, ma purtroppo ancora non abbiamo avuto nessun riscontro”.

Quel video infatti rappresenta la prova schiacciante della violenza e della crudeltà con cui i tre si sono avventati su Niccolò, mostrando ciò che le telecamere di sorveglianza non sono riuscite a far emergere.

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L'associazione in memoria di Niccolò Ciatti

In seguito a questa tragedia, la famiglia ha fondato un’associazione che porta il nome del figlio con l’obiettivo di raccogliere fondi che permettano di affrontare il percorso legale e in seguito di portare avanti iniziative culturali e di beneficenza in ricordo di Niccolò, un modo questo per continuare a farlo vivere e per restituire in qualche modo l’affetto che hanno ricevuto.

“In questi mesi non ci siamo mai sentiti soli – dichiara Luigi Ciatti – grazie sia alle persone comuni, che alle istituzioni locali e nazionali: sentire questa vicinanza è stato importante perché a volte la rabbia ti porta ad avere pensieri che conducono a scelte sbagliate. Mi auguro che questo sostegno non venga mai meno”.

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Lo striscione, la messa e la fiaccolata

Intanto domenica 12 agosto 2018, un grande striscione con la scritta “Giustizia per Niccolò Ciatti” sarà esposto sulla facciata di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, che intende costruirsi parte civile al processo spagnolo. Al momento dell'esposizione, prevista alle ore 11, sarà presente il sindaco metropolitano Dario Nardella.

Sempre domenica alle 21 verrà celebrata una messa in suffragio a Casellina, poi è prevista una fiaccolata fino a piazza della Resistenza davanti al municipio di Scandicci.

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