“La Leopolda è stato un buon tentativo per aprire la discussione politica anche alla società civile, ma ci sono stati alcuni aspetti che non ho gradito. Nessun accenno all’Europa e alle questioni internazionali: governare un paese non è come governare una città”. Il segretario toscano del Pd, Andrea Manciulli, commenta così il “Big bang” renziano, la tre giorni ospitata lo scorso fine settimana alla Stazione Leopolda di Firenze.
I CENTO PUNTI E I CENTO LUOGHI. Una nota negativa è stata espressa, sempre da Manciulli, anche per quanto riguarda 100 punti per l’Italia: “Il sindaco Renzi prima di pensare ad altri 100 punti dovrebbe pensare ai 100 luoghi di Firenze e a mantenere la promessa fatta due anni fa a riguardo. L’Italia in questo momento ha bisogno di promesse che vengano mantenute”.
PER LE PRIMARIE C’E’ TEMPO. Infine, sempre in riferimento alle priorità del paese, ha dichiarato la sua indifferenza al tema, tanto caro al sindaco di Firenze, delle primarie: “Penso che le primarie, ora come ora, nella situazione di crisi profonda in cui verte l’Italia, siano un tema secondario. Quando ci saranno le elezioni potremo occuparci anche di quello ma adesso non le metterei in cima alla lista delle priorità”.