Un movimento globale, che sta “invadendo” tutte le città del mondo e che da venerdì 11 novembre è atterrato anche a Firenze, precisamente in piazza Santissima Annunziata. Sono circa 300 gli indignati, 18 le tende, e ognuno rispetta l’altro. “Siamo cittadini preoccupati del bene pubblico e il nostro obiettivo è la crescita sociale” spiega Marco, uno dei tanti occupanti.
IL MESSAGGIO. “In Italia la stragrande maggioranza dei cittadini – prosegue – è rappresentata da giovani che non trovano lavoro, anziani con pensioni minime, cassaintegrati che non sanno come farsi sentire e ribaltare la situazione”. L’obiettivo degli indignati è di creare un luogo d’incontro e di aggregazione per coinvolgere tutti i cittadini e migliorare la situazione del paese.
“PORTA UNA SEDIA IN PIAZZA“. Venerdì 18 novembre alle 17.30 parte poi l’iniziativa di “porta una sedia in piazza” per creare unione e “migliorare questo luogo, privo di panchine, di sedie, così da far capire che non è una piazza abbandonata ma viva” sottolineano i ragazzi. L’invito è quello di recarsi nella storica piazza con una sedia al seguito, per unirsi e conoscere da vicino gli “indignati”.
QUALE PIAZZA? Hanno scelto di occupare piazza Santissima Annunziata perchè fino ad ora semi-dimenticata, evitata da turisti e cittadini a causa di una condizione di degrado, di mancanza di attrattive. “Vogliamo riqualificare i beni pubblici. Noi cerchiamo un impegno civile, non partitico” sottolinea Jacopo, un altro indignato. Un messaggio che ha l’intenzione di restituire questo luogo ai fasti di un tempo, di rilanciarlo come laboratorio creativo a cielo aperto, come fucina d’idee, proposte, iniziative.
IN TENDA COME A CASA. Una situazione equilibrata e ben organizzata. Le tende sono circa una ventina ma è grande l’affluenza di persone, dai giovani agli anziani, che contribuiscono a mantenere attiva questa postazione. Tre di loro Marco, Jacopo e Pietro spiegano come procedono le giornate. “Stiamo allestendo una cucina da campo, abbiamo un info-punto ma sopratutto collaboriamo con il Quadrifoglio per mantenere pulita la piazza. Ogni sera, finito il turno di guardia- continuano- iniziamo a spazzare”.
L’ORGANIZZAZZIONE. Oltre alle tende, c’è un luogo adibito alle assemblee o meglio alle commissioni. C’è quella del buon vicinato e del rispetto e quella sulla nonviolenza. Il metodo utilizzato è simile a quello spagnolo. Si parla uno alla volta e si utilizza il linguaggio dei segni. Perchè? “per rispettare la piazza e noi stessi” affermano i ragazzi.
SOCIAL NETWORK. Grazie alle tecnologia, è possibile seguire le iniziative, i workshop e molto altro su Facebook (occupyfirenze), Twitter, oppure direttamente su occupyfirenze.org, che sta allestendo anche un live stream per essere aggiornanti minuto per minuto.