giovedì, 28 Marzo 2024
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La cittadella si farà a Castello

La decisione dell'amministrazione ha raccolto consensi piuttosto diffusi. Soddisfazione di Cesare Prandelli, che finalmente vede più vicina la realizzazione del “suo” centro sportivo ai “campini”, e del presidente del Quartiere 5. Dopo mesi di ipotesi si riparte dunque dal progetto iniziale, ma con alcune condizioni.

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E’ quiete dopo la tempesta: la nuova collocazione piace

Il dado è tratto, Castello ospiterà la Cittadella viola. Dopo mesi di tira e molla, di dichiarazioni inseguite da smentite, di incontri e riunioni, adesso che i 168 ettari di terreno al confine con il Comune di Sesto cominciano a riassestarsi dopo il terremoto dell’inchiesta giudiziaria, peraltro ancora aperta, si intravede l’uscita dall’empasse. Tutto a posto dunque? Pace fatta tra la città e la Fiorentina, intesa come società? Le cose non sono così semplici.

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Tant’è vero che solo pochi giorni dopo la “sentenza” del sindaco sulla collocazione del nuovo stadio Andrea Della Valle ha abbandonato la poltrona di presidente della società gigliata, lasciando il posto ad interim al fedele Mario Cognigni, già dirigente viola. Una reazione giustificata dall’ormai ex presidente con il “clima non più condiviso attorno al progetto della Fiorentina”, in una lunga lettera ai tifosi, in cui si avanzava addirittura l’ipotesi di una possibile cessione della squadra. “Se si ritiene che ci sia qualcun altro più adatto di noi a portare avanti questo progetto, si faccia avanti ora, siamo pronti a farci da parte e consegnargli la Società, se questo è quello che serve”. Ci ha pensato il fratello maggiore Diego a rimettere a posto i cocci nei giorni successivi, smentendo un’imminente vendita.

E ribadendo con forza l’impegno a portare a termine l’operazione Cittadella. Un progetto da un miliardo di euro circa, che la Fiorentina è disposta a investire, alla faccia di quel “partito trasversale dei rosicatori” verso il quale lo stesso DDV non si è riguardato a lanciare strali infuocati. Un partito che non coinvolge il Sindaco. “Sono cose tra industriali – dichiara Matteo Renzi – l’amministrazione ha fatto tutto quello che poteva”. A confermare i rapporti distesi tra Comune e società gigliata arriva anche l’assessore allo Sport Barbara Cavandoli, sottolineando che “il cambio al vertice non modifica le intenzioni in merito al nuovo stadio”. In mezzo a tutto ciò rimane la soddisfazione di Cesare Prandelli, che finalmente vede più vicina la realizzazione del “suo” centro sportivo ai “campini” di viale Maratona. Una richiesta, quella di una struttura munita di palestra, mensa e sala video, che risale ormai a quattro anni fa e che adesso dovrebbe finalmente trovare posto all’interno della nuova convenzione.

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“Posso garantire che questa scelta – afferma il mister – apporterà 3-4 punti in più alla squadra a fine stagione”. Giusto quei puntarelli in grado di fare la differenza in classifica. Nel frattempo tra i litiganti che si contendevano la “nuvola” disegnata dall’archistar Fucksas, gongola il presidente del Q5, Federico Gianassi. “Trovo la relazione del sindaco molto interessante, perché inserisce lo stadio in un quadro urbanistico più complesso – dichiara – mantenendo come punto fermo la vivibilità della zona. In merito a ciò la questione mobilità e lo sviluppo di un’efficace rete di mezzi pubblici alternativi all’auto viene prima della Cittadella stessa”.

 

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Cittadella viola a Castello: “Unica area possibile”

Si ricomincia proprio da là, dove si era arenato tutto. La cittadella viola dovrebbe nascere nella piana di Castello. “È l’unica area che può costituire il cuore di questo progetto” ha detto il sindaco Matteo Renzi. L’annuncio arriva dopo mesi di ipotesi e congetture sulla localizzazione della cittadella dello sport, chiodo fisso della famiglia Della Valle che fin dal loro approdo alla società Viola avevano caldeggiato la realizzazione di questo progetto. Il primo cittadino però detta alcune condizioni. “Il progetto può smettere di essere utopia se si rispettano dei paletti – spiega il sindaco – il primo è l’evidenza pubblica: io non conosco nessun Comune in Italia che regala terreni a soggetti privati. Il secondo è il fatto che ai cittadini non deve costare un euro; noi siamo partner di questo progetto, e una parte degli utili o meglio ancora dei ricavi, dovrebbe essere destinata a iniziative in collaborazione tra Fiorentina e Comune per lo sport giovanile. Il terzo punto riguarda i volumi complessivi di Castello che non cambiano”.

Quindi non si costruirà un centimetro in più di quel che è già previsto e questo per il sindaco è un punto irremovibile. Sui tempi di realizzazione Renzi ha precisato: “è in corso un’indagine giudiziaria che dovrà a breve presentare delle conclusioni”. Infatti, la zona di Castello, di proprietà Fondiaria-Sai, lo scorso anno è stata oggetto di un’inchiesta avviata dalla procura del capoluogo toscano che ha portato al sequestro di tutta l’area. I circa 168 ettari di terreno tra Firenze e Sesto Fiorentino dovrebbero accogliere, in base ad una convenzione stipulata dal Comune nel 2005, circa 700 appartamenti, negozi, alberghi, impianti sportivi, palazzi per uffici di Regione Toscana e Provincia di Firenze.  Concessione edilizia per la quale la Fondiaria-Sai di Ligresti, si è impegnata a cedere 80 ettari per costruire un parco pubblico. Ora, posto che il volume di verde pubblico di Castello resterà lo stesso, è proprio in quegli 80 ettari che dovrebbe sorgere la Cittadella.

Quindi, per far posto al progetto dei Della Valle si dovranno ridurre almeno in parte le volumetrie su cui Fondiaria aveva già incassato l’approvazione della giunta Domenici. “Ho detto no ad interventi residenziali”, dice Renzi. “La mia idea di cittadella è lo stadio, un centro sportivo di prim’ordine, e un parco a tema sul calcio”. Matteo Renzi ha quindi posto il termine del prossimo 26 ottobre per il tavolo di concertazione tra i sindaci della cintura metropolitana (avvertendo però che “se non c’è accordo il Comune andrà avanti”) e alla Fiorentina chiede il rinnovo della convenzione sullo stadio Franchi per 4 anni (e non più 12 come quella attuale) a dimostrazione della volontà dell’amministrazione di chiudere sul progetto. Ora che il sindaco ha deciso, la palla torna ai Della Valle e al gruppo Ligresti.

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