Migliaia in piazza a Firenze, presidio sotto la prefettura a Pisa, blocco sull’A11 a Pistoia e corteo a Massa. Anche in Toscana si è svolta la mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil contro la manovra soprannominata salva-Italia varata dal governo Monti.
CHI HA PARTECIPATO. Alta l’adesione allo sciopero indetto dalle sigle sindacali, secondo le quali oltre il 75 per cento dei lavoratori ha incrociato le braccia in in tutta la Toscana. 15 le manifestazioni organizzate, oltre che nei dieci capoluoghi di provincia anche a Empoli, Borgo san Lorenzo, Piombino in Garfagnana e in Versilia, Piombino. A Firenze, sempre secondo Cgil, Cisl e Uil, ha scioperato il 70 per cento dei dipendenti della Gallileo, 60 % per quanto riguarda Ferragamo e Starhotel; 90% alla Pignone.
IL GOVERNATORE IN PIAZZA. A Firenze il corteo ha sfilato per le vie del centro. Erano presenti i segretari fiorentini e regionali dei tre sindacati, oltre al presidente della Regione Enrico Rossi. “Per cambiare la manovra ci sono le possibilità – ha detto il governatore – si mettano a gara le frequenze per recuperare altri miliardi, si alzi il livello di contribuzione dei capitali scudati (si potrebbe arrivare al 10%), si faccia una patrimoniale e si faccia pagare chi ha pensioni più alte”.
ANSALDOBREDA. A Pistoia alcune centinaia di persone hanno partecipato alla protesta. I lavoratori AnsaldoBreda si sono mossi dai cancelli dello stabilimento per manifestare lungo il raccordo autostradale dove hanno paralizzato il traffico per alcuni minuti, fino ad arrivare in piazza Duomo dove era stato allestito il gazebo dei sindacati.
EATON DI MASSA. Proteste anche a Massa dove 1200 persone, secondo le stime dei sindacati, hanno partecipato alla manifestazione. I lavoratori della Eaton, circa un centinaio, in mobilità da un anno e protagonisti di una vertenza che dura dal 2008, hanno organizzato un corteo partito dalla fabbrica e hanno sfilato lungo la Statale Aurelia, indossando le magliette con su scritto “Eaton Usa e getta”.