martedì, 19 Novembre 2024
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Liberarsi dallo stress… galleggiando

Un ingegnere di Carmignano ha brevettato delle vasche in stile Cocoon per combattere ansia, disturbi del sonno e dolori

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Come combattere lo stress? Si può, semplicemente galleggiando. Proprio così, l’ansia, i disturbi del sonno ma anche la pressione alta, i dolori e la depressione si possono contrastare senza muovere un dito, semplicemente galleggiando al buio per un’ora in una vasca a forma di guscio.

Si chiama “Floating” o galleggiamento, e da oggi si pratica anche a Firenze, nel centro Floating Flo di viale Fratelli Rosselli 51r. Uno spazio completamente insonorizzato, senza disturbi derivanti da wifi o altre onde elettromagnetiche, dotato di quattro stanze private destinate ognuna a una vasca e una sala di “chill out” dove riposarsi dopo la sessione di galleggiamento e tornare gradualmente alla normale attività del corpo e della mente.

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Fluttuare nello spazio? No, nell'acqua salata

Le “vasche di deprivazione o isolamento sensoriale”, infatti, permettono al cervello di fare una sorta di reboot di processi che stanno alla base del sistema endocrino e immunitario. Riempite con una soluzione satura di sale di Epsom (solfato di magnesio), che – generando un’adeguata spinta idrostatica – consente al corpo di galleggiare, queste speciali vasche sono strutturate come un guscio in cui scivolare e isolarsi da ogni stimolo esterno.

La sensazione è quella di fluttuare nello spazio, più che di galleggiare, in quanto la soluzione salina è mantenuta alla stessa temperatura del corpo. Il buio e il silenzio fanno il resto, permettendo di raggiungere uno stato di profondo rilassamento. Ma è possibile anche ascoltare la propria musica preferita o addirittura telefonare a qualcuno. Le vasche sono inoltre attrezzate per la cromoterapia. Una seduta dura in media 1 ora/1 ora e mezzo, ma si possono fare sessioni più prolungate a seconda delle esigenze (e i costi sono tutt’altro che proibitivi).

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Un mercato in espansione

A progettare le innovative vasche è stato Paolo Petracchi, ingegnere aeronautico di Carmignano (Prato) che a un certo punto della vita ha deciso di spendere il proprio bagaglio di conoscenza su un campo completamente diverso, ma in rapidissima espansione. Se solo qualche anno fa il mercato delle vasche di galleggiamento poteva essere considerato una nicchia, oggi vale 90-100 milioni di euro (con l’aspettativa di raggiungere gli 800 nel giro di 3 anni) e negli Stati Uniti i centri si moltiplicano a ritmo esponenziale.

Da Carmignano al mondo

Floating Flo è l’unico produttore di vasche di deprivazione sensoriale in Italia, mentre se contano 16 in tutto a livello mondiale. I sistemi di sanificazione dell’acqua vengono sviluppati a Carmignano mentre i componenti della vasca vengono prodotti in altre zona della Toscana e a Ferrara.

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In Italia ad aprire la strada è stata Milano, dove il primo centro di galleggiamento ha aperto nel 2014. Ma le “vasche di deprivazione sensoriale” di Firenze sono diverse da tutte le altre: cinque i brevetti innovativi che le differenziano, a partire dal design, che segue le proporzioni auree per conciliare il completo relax. Altri accorgimenti riguardano l’idraulica, una particolare valvola che permette il ricambio d’aria senza far passare la luce e il cosiddetto “FlyFloating”, ovvero la proiezione di filmati all’interno della vasca, che – nelle particolari condizioni fisiche in cui si trova la persona che sta effettuando il trattamento – danno l’impressione di vivere realmente l’esperienza che sta guardando.

Volando come un aquila

Così ad esempio guardando il volo di un’aquila dalla prospettiva del volatile, il cervello – privato di riferimenti spaziali – tende a immedesimarsi in quello che vede e si “convince” di stare volando. “Durante la veglia – spiega Petracchi – il nostro cervello è impegnato per il 75% nel mantenere l’equilibrio, monitorare ciò che succede intorno a noi e gestire i nostri movimenti. Se togliamo tutti gli stimoli esterni, compresa la necessità di restare in equilibrio o muoverci, la nostra mente scivola in uno stato di profondo riposo: un’ora di galleggiamento equivale a 6/7 ore di sonno”.

Le vasche amate dagli sportivi

Per questo le vasche sono dette di “deprivazione sensoriale” e per questa ragione il beneficio dato dal galleggiamento non è solo di relax, ma anche fisico: pur non avendo la pretesa di sostituirsi alla terapia medica, questa tecnica rappresenta un eccellente aiuto per l’abbattimento dello stress, la riduzione del cortisolo ed epinefrina nel sangue, i dolori muscolari e la ripresa dopo allenamenti intensi o infortuni. Non a caso le vasche di galleggiamento sono già utilizzate da atleti professionisti di differenti discipline.

Per il momento il centro Floating Flo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21, ma Paolo Petracchi prevede di ampliare la fascia oraria per abbracciare tutti coloro che soffrono di disturbi del sonno. La terapia di galleggiamento, infatti, è indicata anche contro l’insonnia, perché “allena” il cervello a lavorare sulle onde theta, ovvero lo stato che precede il sonno. E durante il quale facciamo scorta di endorfina, l’ormone della serenità.

 

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