sabato, 14 Dicembre 2024
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L’ultimo saluto a don Livi nella ”sua” San Lorenzo

In tanti alla basilica per i funerali del priore morto domenica all'età di 100 anni. La commozione del quartiere e delle istituzioni

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In tanti lo hanno salutato riempiendo le navate della “sua” San Lorenzo. Religiosi, rappresentanti delle istituzioni ma soprattutto molti abitanti del quartiere si sono ritrovati per i funerali di don Angiolo Livi, storico decano della diocesi fiorentina e priore della basilica di San Lorenzo, nel cuore pulsante della città, scomparso domenica scorsa, il 28 dicembre, subito dopo le celebrazioni del Natale.

 

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addio al ''sindaco'' di san lorenzo

Il 31 marzo scorso aveva spento cento candeline e tutta San Lorenzo lo aveva festeggiato con calore. Personalità forte e grande attaccamento al rione, da sempre impegnato nelle battaglie per il decoro e fervido sostenitore dello spostamento delle bancarelle dalla piazza antistante la basilica, don Livi non a caso era definito il “sindaco di San Lorenzo”, con un appellativo affettuoso utilizzato anche dal premier Matteo Renzi.

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Basilica piena di persone per lultimo saluto al priore

A celebrarne il funerale in una basilica gremita di persone è il cardinale Giuseppe Betori. “Ci ha lasciato una figura molto importante della chiesa fiorentina, ma anche un fiorentino animato da autentico impegno civile – scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco Dario Nardella -. Protagonista attivo di molte scelte che hanno riguardato la nostra città e che non ha mai fatto mancare la sua voce, anche quando era scomoda. Rimarrà sempre nel ricordo la sua determinazione, gentile ma ferma, e l’amore per Firenze”. Tra i partecipanti alle esequie, oltre al sindaco, anche la moglie del premier Agnese Landini, la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi e il prefetto Luigi Varratta. 

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“Angiolo – dice nell'omelia il cardinale Betori – sentiremo la mancanza della tua presenza autorevole e affettuosa, non sei mai stato prete anziano ripiegato sul passato, con giovanile audacia ci hai spinto a guardare sempre con risolutezza al futuro”. 

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