Il Consiglio dei ministri, a seguito della morte di Papa Francesco, ha proclamato 5 giorni di lutto nazionale: ma cosa significa in concreto, cosa chiude e cosa non si può fare? Bisogna dire prima di tutto che non esiste una normativa rigida che prevede regole ferree per questo momento di cordoglio. Si tratta di una misura simbolica, decisa fino ai funerali di Bergoglio sabato 26 aprile, che non implica automaticamente la chiusura di attività o l’annullamento di eventi. Il lutto nazionale in passato è stato già proclamato per la scomparsa di altri Pontefici come Pio XII (1958), per Giovanni XXIII (1963), Paolo VI (1978) e Giovanni Paolo II (2005).
Durante i giorni di lutto nazionale si lavora: gli uffici non sono chiusi
Il lutto nazionale non influisce sui giorni lavorativi o sull’attività didattica: non comporta quindi la chiusura degli uffici o delle scuole, sebbene molte di queste siano già chiuse in questi 5 giorni per effetto del ponte della Liberazione. Ci sono però delle azioni simboliche, messe in atto in particolare nelle sedi pubbliche, come l’esposizione delle bandiere a mezz’asta, listate a lutto. Sabato 26 aprile, alle ore 12, negli uffici e nelle scuole (dove non sono chiuse) si rispetterà un minuto di silenzio per la morte di Papa Francesco. Gli enti pubblici e privati possono scegliere di organizzare altri momenti di raccoglimento, interrompendo temporaneamente le attività.
Cosa non si può fare nei giorni di lutto nazionale?
Verranno ridotti gli eventi e gli impegni ufficiali dei componenti del governo. Le personalità pubbliche possono partecipare solo a iniziative di beneficienza. Il Consiglio dei ministri ha invitato a differire gli eventi sportivi o di intrattenimento nel giorno del funerale, ma sono i singoli organizzatori a decidere se rimandare gli appuntamenti o farli svolgere ugualmente, a seguito del lutto nazionale.
Il CONI ha comunicato che sabato ogni evento sportivo sarà sospeso, comprese le partite di calcio di Serie A. Lo stesso Comitato olimpico nazionale ha rinnovato l’invito a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche che si disputeranno nell’arco della settimana per onorare la memoria del Pontefice.
E gli eventi del 25 aprile?
I 5 giorni di lutto nazionale comprendono quindi anche venerdì 25 aprile, giorno dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Il ministro della protezione civile Nello Musumeci, nominato dal Consiglio dei Ministri commissario straordinario per lo svolgimento delle esequie papali, ha detto che “tutte le cerimonie sono consentite, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”.
Confermato l’appuntamento ufficiale del 25 aprile a Roma, all’altare della Patria, a cui parteciperanno la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche se si svolgerà in una forma più sobria. Il Capo dello Stato sarà poi nel pomeriggio a Genova per un incontro sulla Liberazione.