sabato, 20 Aprile 2024
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Mazzette in cambio di appalti, a Lucca tornano tutti liberi

Il Comune di Lucca tira un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Tornano in libertà tutte e cinque le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti ad amministratori pubblici per facilitare pratiche edilizie, tra cui un assessore e un dirigente comunale.

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Il Comune di Lucca tira un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Tornano in libertà tutte e cinque le persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta su presunte tangenti ad amministratori pubblici per facilitare pratiche edilizie, tra cui un assessore e un dirigente comunale.

ARRESTATI. La decisione è stata presa oggi dal tribunale del Riesame. Esce così dal carcere l’assessore comunale alla mobilità Marco Chiari. Revocati i domiciliari al dirigente dell’ufficio urbanistica Maurizio Tani, all’ingegnere Andrea Ferro, all’architetto Luca Ruggi e al titolare della società “Valore”, Giovanni Valentini.

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SINDACO INDAGATO. Tra gli indagati nell’inchiesta risultano anche il sindaco di Lucca Mauro Favilla, l’assessore all’ambiente ed ex vicesindaco Giovanni Pierami e il funzionario della Soprintendenza Francesco Cecati. Il sindaco si è dichiarato estraneo ai fatti e si è rifiutato di rassegnare le dimissioni, come l’opposizione gli aveva chiesto a gran voce. Le indagini proseguono, in questi giorni gli inquirenti stanno passando sotto la lente i conti corrente delle persone coinvolte nel presunto giro di corruzione.

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