Una moratoria sui mutui, a seguito dell’emergenza coronavirus: la bozza del decreto fiscale del 15 marzo prevede una sospensione per un anno e mezzo del pagamento delle rate per chi è in difficoltà, anche per i lavoratori autonomi e liberi professionisti. Il governo sta mettendo a punto per questo un fondo a garanzia di 500 milioni di euro.
Coronavirus, come funzione la sospensione dei mutui per la prima casa
In particolare, secondo la prima stesura del documento, questa misura straordinaria prevede lo stop delle rate del muto sulla prima casa per 18 mesi per le famiglie in difficoltà economica, senza necessità di presentare l’Isee.
La bozza del decreto, attualmente in discussione (e che quindi potrebbe essere modificata nelle prossime ore), prevede un allargamento della platea di chi potrà godere del Fondo Gasparrini, il fondo di solidarietà fino ad oggi riservato alle famiglie in difficoltà per la perdita del lavoro, morte di un componente del nucleo familiare o non autosufficienza.
Moratoria anche per i lavoratori autonomi
Stando alla bozza del decreto, lo stop ai muti sulla prima casa interesserà inoltre i lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, che auto-certificheranno per i tre mesi successivi al 21 febbraio 2020 un calo del fatturato superiore al 33% a causa della chiusura o delle limitazioni alla propria attività a seguito l’emergenza per il coronavirus.
Le altre misure del decreto fiscale
La bozza del decreto fiscale, discusso dal governo il 15 marzo, prevede anche altre misure d’emergenza per sostenere l’economia, come ad esempio il voucher baby sitter (qui il focus) e il congedo parentale straordinario per le famiglie con figli piccoli (qui i dettagli).