giovedì, 28 Marzo 2024
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Non usate quella pompa: scatta lo sciopero della benzina

Per una volta non saranno i benzinai a fare sciopero, ma coloro che la benzina la usano: gli automobilist. E' previsto mercoledì 6 giugno il primo sciopero della benzina, indetto dall’Automobile Club d’Italia contro i rincari.

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Scatta lo sciopero della benzina. Ma per una volta a incrociare le braccia non saranno i benzinai, bensì coloro che la benzina la usano, ovvero gli automobilisti.

L’INIZIATIVA. E’ in programma oggi, mercoledì 6 giugno, il primo sciopero della benzina, indetto dall’Automobile Club d’Italia per lanciare un forte segnale di protesta contro i continui aumenti fiscali che gravano sui carburanti e più in generale sull’auto. “Gli automobilisti non faranno rifornimento il 6 giugno – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – per dire coralmente basta agli aumenti dei prezzi alla pompa, saliti di oltre il 20% in un anno. Il problema sta nelle troppe accise, che continuano a rappresentare la forma di tassazione preferita dallo Stato perché immediata, ineludibile e senza costi gestionali per l’Erario”.

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COSTI. L’Automobile Club d’Italia – spiega una nota – sottolinea l’insostenibilità economica e sociale dell’attuale pressione fiscale sui veicoli che ha scatenato una raffica di aumenti: una famiglia spenderà per l’auto nel 2012 1.680 euro in carburante, ai quali vanno aggiunti 715€ per l’assicurazione, 270€ per la manutenzione, 220€ per parcheggi e garage, 190€ per pedaggi, 120€ per le multe e un insieme di altri costi per un totale complessivo di oltre 3.500 euro a fronte dei 3.278€ del 2011.

DISAFFEZIONE. “La nostra iniziativa non è un muro contro muro – spiega Sticchi Damiani – perché il dialogo è più importante della protesta per far comprendere al Governo la conseguenza delle scelte compiute sull’auto che stanno mettendo in ginocchio un settore strategico per il Paese. I dati 2012 indicano uno spaventoso calo delle immatricolazioni, ma quello che più ci preoccupa è l’aumento della disaffezione all’uso dell’automobile”.

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IL PRECEDENTE. Negli Usa un’analoga iniziativa generò nel 1997 una riduzione del costo della benzina fino a 30 centesimi di dollaro in 24 ore. Un risultato difficilmente replicabile oggi, ma che comunque – conclude l’Aci – dimostra l’efficacia di una risposta corale degli automobilisti contro l’eccessivo carico fiscale sui carburanti.

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