“Dimissioni irrevocabili” per Denis Verdini, coordinatore nazionale Pdl coinvolto nell’inchiesta detta P3. L’onorevole abbandona la presidenza e il Cda del Credito Cooperativo Fiorentino, la banca di cui è presidente da 20 anni.
“UNA TEMPESTA MEDIATICA”. Lo ha annunciato lui stesso in una lettera inviata il 23 luglio ai vertici dell’istituto e resa nota stamani. “In questi mesi – scrive Verdini – si è abbattuta sulla mia persona e, indirettamente, sul Credito cooperativo fiorentino, una tempesta mediatica e giudiziaria di ampie proporzioni rese certamente più eclatanti dal ruolo politico che rivesto. Sono assolutamente certo di poter dimostrare, e lo farò nelle sedi opportune, la mia estraneità da ogni illecito che mi viene in questa fase addebitato. Tuttavia devo prendere atto che la rilevanza assunta dai fatti che mi vengono imputati – rilevanza che va bene al di là del merito stesso dei problemi – rischia di gettare un ombra sulla banca”.
20 ANNI ALLA GUIDA. Verdini ricorda che “in questi 20 anni il Credito cooperativo fiorentino ha conosciuto una significativa espansione ritagliandosi uno spazio importante nell’area metropolitana fiorentina, crescendo in soci e patrimonio e contribuendo fattivamente allo sviluppo della nostra comunità. Risultati che nessuna tempesta mediatica o giudiziaria può cancellare”.
LE DIMISSIONI. “Per questo motivo, con enorme rammarico – conclude Verdini – ho assunto la decisione di dimettermi irrevocabilmente dalla carica di Presidente e di componente del Consiglio di amministrazione del Credito Cooperativo Fiorentino. Desidero esprimere anche attraverso questa lettera, i miei sentimenti di gratitudine ai soci – che in tutti questi anni ci hanno sempre confermato la loro fiducia – al personale dipendente, e a tutti voi, che avete supportato la mia azione e contribuito alla crescita di questa banca”. Nella lettera si precisa che il Consiglio di amministrazione del Credito Cooperativo Fiorentino è convocato per oggi pomeriggio per le determinazioni del caso.
L’INCHIESTA. Intanto si apre oggi la settimana chiave per l’inchiesta sulla lobby denominata P3. A Palazzo Clodio il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo ed il pm Rodolfo Sabelli sentiranno oggi lo stesso Verdini e domani il senatore Pdl Marcello dell’Utri. E nuove iscrizioni nel registro degli indagati potrebbero prospettarsi a breve non appena esaurita la fase di valutazione delle posizioni di soggetti i cui nominativi compaiono nelle carte processuali e nelle intercettazioni telefoniche. Verdini è indagato assieme a dell’Utri, Flavio Carboni e Massimo Lombardi per violazione della legge sulla costituzione di società segrete nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P3. Ma il coordinatore del Pdl è indagato anche nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per l’eolico.