Dal 15 ottobre 2021 la certificazione verde serve anche sul posto di lavoro. È importante quindi sapere quanto tempo vale il green pass dopo la prima e la seconda dose di vaccino, la durata del certificato quando si fa il tampone rapido e quanto dura questo “passaporto” per i guariti di Covid. La scadenza è stata prorogata solo per chi è vaccinato anche con il richiamo. Vediamo allora tutti i tempi e i dubbi più comuni.
Quanto tempo vale il green pass dopo la prima dose
Ho fatto la prima dose ma non ho ancora ricevuto il green pass, perché? Bisogna aspettare qualche giorno. Con la prima iniezione del vaccino il green pass arriva dopo 12 giorni, ma non è subito utilizzabile: è valido dal 15esimo giorno dalla somministrazione. Insomma viene inviato in anticipo. Prima di questo periodo, sull’app di verifica comparirà la schermata rossa e la dicitura “Green pass ancora non valido”.
Dunque con la prima dose di vaccino si può andare al ristorante al chiuso oppure al cinema o al teatro solo se sono passati 15 giorni dall’iniezione e ovviamente se si è scaricato il QR code. Il green pass così ottenuto è valido tra la prima e la seconda dose e dura fino a quando viene fatto il richiamo, ma non oltre il periodo consigliato per la seconda somministrazione: quindi fino a 42 giorni per Pfizer e Moderna e fino a 12 settimane per Astrazeneca.
Quanto dura il green pass dopo la seconda dose: 1 anno di validità
Dopo la seconda dose di vaccino il green pass arriva entro 24-48 ore e vale un anno dal richiamo. Il tempo della sua durata è stato prorogato infatti dagli iniziali 9 agli attuali 12 mesi, dopo che lo scorso 19 settembre il Parlamento ha apportato modifiche al primo decreto legge sulla carta verde. Qui spieghiamo come ottenere il certificato con e senza Spid.
La durata del green pass per chi fa il tampone rapido: quanto tempo vale?
Con il tampone rapido si ottiene il green pass, ma in questo caso la durata della certificazione verde è molto breve: vale solo per 48 ore dal momento del prelievo del campione (e non da quello del risultato). La politica sta discutendo sulla possibile estensione della validità a 72 ore, ma la questione è molto dibattuta.
Il tampone non sostituisce del tutto il green pass, ma in attesa che vada a buon fine la procedura per richiedere la certificazione verde, è possibile mostrare i documenti rilasciati in formato cartacea e digitale dalle strutture sanitare, dalle farmacie e dai laboratori di analisi per accedere al proprio posto di lavoro. Lo ha chiarito il governo con le FAQ sui Dpcm relativi al certificato verde.
Green pass, dove non serve dal 15 ottobre: cosa si può fare senza
Quanto costa e quale tipo di tampone è valido per il green pass?
Non vale quello fai-da-te, ossia quello che si compra anche al supermercato e che si effettua da soli, e non è utilizzabile al momento il tampone salivare. Sono accettati soltanto i test eseguiti da operatori sanitari, da farmacisti o da personale specializzato. Questi professionisti devono certificare infatti il tipo di tampone antigenico impiegato (che deve fare parte dell’elenco unico europeo), la data e il risultato, comunicando i dati alla piattaforma nazionale DGC che emette il pass nel giro di poche ore.
È possibile fare anche il test molecolare, ma in questo caso i tempi di attesa del risultato sono più lunghi. Un tampone rapido in farmacia costa 15 euro, dà risposta in breve tempo (dai 15 ai 60 minuti) e la sua durata per il green pass come detto è di 48 ore.
Fino a quando dura la certificazione verde per chi ha avuto il Covid
I guariti dal Covid nell’ultimo anno possono avere il green pass anche senza sottoporsi al vaccino, tuttavia la durata del certificato è inferiore a quanto previsto per i vaccinati. Per chi ha avuto il Covid, il green pass vale 180 giorni (ossia 6 mesi) dalla data del primo tampone molecolare positivo (non dalla data di guarigione) ed è possibile ottenerlo quando la certificazione di fine isolamento viene trasmessa dal medico di base o dall’Asl al sistema centrale che così invia all’utente l’Authcode via sms o mail, da usare sulla piattaforma per scaricare il certificato.
Il governo, su invito del Parlamento, dovrà ora valutare la possibile estensione della validità del green pass per i guariti di Covid a 12 mesi. Chi ha avuto il Covid ed è guarito da meno di un anno viene sottoposto a una sola dose di vaccino e così può ottenere il green pass che ha una validità di un anno dall’iniezione.
La scadenza del certificato verde in sintesi
Ecco in sintesi quanto dura il green pass per le diverse casistiche:
- tampone molecolare o rapido negativo (non salivare) – vale per il green pass fino a 48 ore dal momento del prelievo. È quindi un certificato temporaneo.
- Vaccinati con una sola dose – la durata del green pass inizia dal 15esimo giorno dopo la prima dose e vale fino a quando non si fa richiamo (42 giorni per Pfizer e Moderna; 12 settimane per Astrazeneca)
- Seconda dose di vaccino – si ottiene il certificato entro 24-48 ore dal richiamo e dura 12 mesi
- Guariti dal Covid nell’ultimo anno – il green pass dura 180 giorni (circa 6 mesi) dalla data del primo tampone positivo
- Chi è guarito dal Covid nell’ultimo anno e ha ricevuto una sola dose di vaccino – green pass valido per 12 mesi dalla data di vaccinazione. Qui i casi particolari per i guariti
Secondo le regole attuali, per accedere a molte attività e al posto di lavoro (dal 15 ottobre), il green pass è obbligatorio fino al 31 dicembre 2021.