giovedì, 15 Maggio 2025
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Quirinale, Renzi atteso a Roma. Rossi: ”Situazione drammatica”

Il sindaco di Firenze sarebbe in partenza per Roma, dove però non sarebbe in programma un incontro con Bersani. Il governatore toscano: ''La sinistra esce divisa e sbiancata''. E qualcuno vota il conte Mascetti.

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Sono ore caldissime, queste, sul fronte dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica, ovvero di colui (o colei) che dovrà succedere a Giorgio Napolitano.

RENZI. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi sarebbe in queste ore in partenza per Roma. Dopo che nella prima votazione Franco Marini (contro cui si è apertamente schierato, anche nelle ultime ore, proprio Renzi) non ha raggiunto i voti necessari per l’elezione, i giochi sono più che mai aperti. In vista delle votazioni decisive, il sindaco di Firenze è atteso a Roma, dove non sarebbe però in programma – almeno per il momento – un incontro con il segretario del Pd Pierluigi Bersani.

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ROSSI. Intanto, attraverso Facebook, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi esprime tutta la sua preoccupazione. “Dall’esito della prima votazione la sinistra esce divisa e sbiancata – scrive il governatore – Due uomini degnissimi come Marini e Rodotà escono ampiamente sconfitti, ben lontani dai due terzi dei voti richiesti per l’elezione. Ed ora, senza parole e proposte, il Pd voterà scheda bianca. Io non faccio il guastatore, né ho pattuglie di parlamentari da dirigere, né sono l’allenatore della nazionale Pd a tempo perso. Penso che la situazione sia drammatica. Il Paese ha bisogno di un presidente di alto profilo, senza il quale non si fa né il governo, né le elezioni anticipate. Come ho sempre detto il presidente deve essere eletto senza compromessi al ribasso e il futuro governo deve essere un governo di cambiamento. A questo ragionamento mi sono attenuto e continuerò a farlo sia nel voto che nelle posizioni politiche. In ogni caso faccio presente ai critici che le macerie del centrosinistra non le ho certo provocate io. Un Pd che con i suoi leader polemizza pubblicamente fino agli insulti e poi un Vendola che dichiara finita l’alleanza alla prima prova, hanno prodotto questo scenario sconfortante. Adesso dobbiamo tutti abbassare i toni e cercare, rapidamente, una soluzione alta e unitaria in grado di ottenere i voti dalla maggioranza del Parlamento. Altrimenti temo davvero il collasso della democrazia”.

MASCETTI. E a nessuno, intanto, è sfuggito che tra i nomi scritti sulle schede alla prima votazione per il Quirinale ci sia stato anche quello di Mascetti, il conte di “Amici miei”. Non si sa ancora chi abbia dato la sua preferenza a Mascetti – il “padre” della supercazzola – ma tra gli indiziati ci sono sicuramente i parlamentari fiorentini.

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