Da settembre gli stipendi dei professori dell’Istituto tecnico Leonardo da Vinci saranno competenza dello Stato e non più del Comune. Dopo decenni di polemiche, si chiude così la vicenda ITI: il decreto ministeriale che sancisce il passaggio di competenze, farà risparmiare all’amministrazione fiorentina quasi 11 milioni di euro l’anno.
IL COMMENTO DI RENZI. “Finalmente – ha detto Renzi – saniamo la ferita amministrativa per la quale era il Comune a pagare gli insegnanti che svolgevano una funzione statale. Una spesa annua rilevante, pari al 5% della spesa del personale comunale nel suo complesso”.
L’INTESA CON LA GELMINI. “Un’assurdità” che – come si legge sulla pagina facebook del primo cittadino, si sana “grazie a un’intesa con il Ministro Gelmini – che ringrazio sinceramente”. L’accordo entrerà effettivamente in viagore a partire da settembre, in coincidenza dell’inizio dell’anno scolastico. Il sindaco poi ha tenuto a precisare che nessun insegnante perderà il proprio posto di lavoro o diventerà precario. Nel complesso, quando l’intera operazione sarà andata a regime, il risparmio per il Comune è stimato sui 150 milioni di euro.
“UN RISPARMIO PER TUTTI”. “Quando si parla di questioni concrete – ha aggiunto – è giusto che le istituzioni lavorino insieme, nel rispetto dei singoli ruoli. Il Comune di Firenze lavora sui fatti nell’interesse della città. Ne sono esempio gli accordi chiusi in questi giorni, dalle autostrade alle ferrovie, e quelli relativi al contributo di soggiorno e alla card unica museale. I risparmi andranno a beneficio di tutto il bilancio e quindi di tutti i fiorentini”.