Arriva un doppio ricorso, nell’intricata vicenda sul progetto per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. Il Comune gigliato impugnerà davanti al Consiglio di Stato la sentenza del Tar della Toscana che ha annullato il decreto di Via (la valutazione di impatto ambientale) per il masterplan sullo sviluppo dello scalo di Peretola, stoppando la partenza dei lavori. L’annuncio è stato seguito a ruota da quello della Regione Toscana, anche lei pronta a presentare ricorso.
Diversa invece la situazione sul fronte nazionale. Il 31 luglio i Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali oltre all’Enac, dopo una giornata di annunci e di smentite, hanno deciso di non intraprendere questa strada.
Il ricorso sull’aeroporto di Firenze
“L’amministrazione comunale va quindi avanti a favore dello sviluppo dell’aeroporto, in linea con l’operato di Toscana Aeroporti spa e della Regione Toscana – scrive Palazzo Vecchio in una nota ufficiale – Il Comune si era già costituito anche nei precedenti ricorsi al Tar a favore del masterplan dell’aeroporto”.
Secondo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi “Il Movimento 5 Stelle con i suoi ministeri si prodiga a far danni alla nostra regione – si legge in un comunicato – non un’opera pubblica ha fatto un passo avanti con Toninelli: né la Tirrenica, né il sotto attraversamento, né la nuova stazione di Firenze, né le terze corsie autostradali, né il porto di Livorno, nulla di nulla. Un anno perso, dimenticato”.
La vicenda
Lo scorso 27 maggio i giudici del Tribunale amministrativo regionale avevano accolto i 5 ricorsi dei comitati e dei Comuni della piana contrari alla nuova pista parallela, tra cui Prato, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino.
Il 25 luglio Toscana Aeroporti ha presentato ricorso contro la sentenza, a cui si aggiungono adesso anche quelli del Comune di Firenze e della Regione Toscana.