sabato, 27 Aprile 2024
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Rischio-alberi, parco recintato

Dopo la tragedia delle Cascine, chiusa gran parte del giardino di via Aldini

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Villa il Ventaglio “dimezzata”. O anche di più. Il grande parco che si trova in via Aldini, sopra viale Volta, si presenta, da alcuni giorni, con una lunga recinzione che ne delimita l'area fruibile. In pratica, è ora accessibile solo il pratone iniziale, il “Pratone del lago”. Tutto il resto del grande parco è off limits: la recinzione chiude i viali del parco che vanno verso l'alto, verso la villa, impedendone l'accesso alle persone, con tanto di cartelli “Vietato l'ingresso” e “Pericolo”.

SICUREZZA

Il motivo? Questioni di sicurezza. Si tratta di una sorta di “effetto-Cascine”, dopo la tragedia avvenuta la sera di venerdì 27 giugno nel polmone verde fiorentino, costata la vita a zia e nipotina, centrate dalla caduta del grosso ramo di un albero. Così, in attesa di altri controlli sui tanti alberi presenti a Villa il Ventaglio, è stata presa la decisione di ridurre (drasticamente) l'area aperta al pubblico. Proprio ora, in estate, quando l'area verde è maggiormente frequentata dai cittadini.

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ALBERI

Il timore, dunque, è che possa ripetersi quanto avvenuto alle Cascine anche a Villa il Ventaglio. “Il Parco monumentale Ottocentesco è di proprietà Demaniale, in consegna a questa Soprintendenza, che ha il compito della tutela e della cura dell’impianto arboreo. Dall’anno 2008 – spiega in una nota la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici – c’è stata una progressiva e drastica riduzione dei finanziamenti ministeriali necessari. Grazie agli importanti lavori eseguiti con i finanziamenti garantiti nelle precedenti annualità, è stato possibile, in questi anni, consentire comunque l'apertura al pubblico dei cinque ettari a verde. Allo stato attuale delle risorse, non essendo più possibile garantire l'apertura in condizioni di assoluta sicurezza per i visitatori, è stata messa in opera una recinzione temporanea che delimita l’area accessibile”.

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TEMPI

“L'Amministrazione – conclude la nota – si sta adoperando per superare tale misura provvisoria nel più breve tempo possibile”. E proprio l'incertezza sui tempi di riapertura del parco nella sua interezza preoccupa i cittadini, che si stanno facendo sentire perché gli interventi e i controlli necessari possano essere effettuati il prima possibile, in modo che le recinzioni possano sparire e il parco tornare pienamente fruibile. Almeno per tutto agosto, però, il giardino dovrebbe rimanere nelle condizioni attuali. Poi, a settembre, si vedrà.

LA VOCE DEI CITTADINI

E intanto i fruitori del parco si fanno sentire: il giardino è molto frequentato, soprattutto in questa stagione, da famiglie, bambini e anziani, che qua vengono anche a passeggiare. E in tanti ora si rivolgono alla “portineria” del giardino per chiedere informazioni, per saperne di più su questa chiusura e per manifestare il proprio disappunto. I cittadini possono anche inviare un “sollecito” alla Soprintendenza, all'indirizzo mail [email protected]. Per il momento, però, in attesa di novità, la visita al parco si deve giocoforza limitare al Pratone del lago.

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