Meno lavoro e salari più bassi: questo – in sintesi – il poco rassicurante quadro emerso dal XIV Rapporto annuale sulla condizione occupazionale presentato da Almalaurea.
LA SITUAZIONE. Un quadro pieno di segni meno, che evidenzia come trovare lavoro in Italia sia sempre più difficile anche per i laureati. Il tasso di occupazione tra coloro che si sono laureati nel 2010, a un anno dal titolo, è del 68,6% per chi ha una laurea triennale e del 56,8% per chi ha invece una laurea specialistica. Nel 2007, per fare un confronto, le cose andavan decisamente meglio, con percentuali più alte rispettivamente del 9 e 8 per cento.
MESTIERI. Una crisi dell’occupazione che si fa sentire in tutti i settori: ai primi posti rimangono comunque sempre medici, ingegneri ed economisti (che hanno molta meno difficoltà a trovare un lavoro), mentre più penalizzati risultao essere coloro che escono da corsi di laurea dell’area geo-biologica o giuridica.
STIPENDI. E va male anche sul fronte del portafoglio: un anno dal titolo, il reddito di coloro che hanno un lavoro si aggira sui 1.100 euro, con un meno 13 per cento rispetto al 2007.
IL CONFRONTO. Per quanto riguarda il confronto con il resto del mondo, nel nostro Paeseha un titolo universitario in tasca soltanto il 20% deella fascia della popolazione tra 25 e 34 anni: nei paesi Ocse la media è del 37% (ad esempio 26% in Germania, 41% negli Usa, 43% in Francia). Ma questo, a quanto pare, non basta a rendere più facile la “caccia” a un posto di lavoro.