Tre arresti, sette denunce e ventidue motorini ritrovati. Questi i risultati delle indagini che hanno portato all’individuazione di una banda specializzata in furti di mezzi a due ruote.
QUARTIER GENERALE. L’inchiesta è partita la scorsa primavera quando fu scovato, sotto un cunicolo dell’A11, all’altezza dell’area di servizio di Peretola, un vero e proprio rimessaggio di motorini rubati. Dopo questa scoperta, iniziarono le indagini che portarono alla cattura di tre romeni tra i venti e i trentotto anni, sorpresi a caricare su un rimorchio bulgaro cinque motorini, tre motocicli, cinque caschi e quattro cerchi in lega.
LA DENUNCIA. La Polizia stradale, impegnata nelle indagini dalla scorsa primavera, ha passato al setaccio tutti i possibili contatti dei tre arrestati, comparando i telefonini e le telefonate effettuate, con le posizioni dei luoghi in cui la banda aveva colpito. Così gli agenti sono riusciti a risalire ad altri sette cittadini romeni ritenuti coinvolti in una serie di attività illegali e per questo denunciati.
I FURTI. Sono stati recuperati, tra moto e motorini, 22 mezzi rubati per lo più a giovanissimi e destinati all’esportazione nei paesi dell’Est Europa.