È stato il leitmotiv del lockdown. E ora la domanda fatidica torna anche in questo mese di novembre, per i viaggi “oltre confine” in zona arancione e rossa: “posso andare a fare la spesa in un supermercato che si trova fuori dal comune in cui abito”?
Ormai tutti conoscono le limitazioni che, nelle regioni finite nella fascia di rischio intermedio per il Covid-19, vietano gli spostamenti fuori dal territorio regionale e anche in un comune diverso da quello in cui si vive, se non per dei motivi ben precisi: lavoro, salute, scuola o necessità. Nelle zone rosse (alto rischio) bisogna motivare gli spostamenti anche all’interno del proprio comune e quindi ogni volta che si esce di casa.
In zona arancione e rossa posso andare fuori dal comune per fare la spesa al supermercato, a patto che…
Il dubbio scatta quando per fare la spesa si va in un supermercato che si trova in un altro comune rispetto a quello di residenza o domicilio: per capire se questo spostamento è consentito in zona arancione o in zona rossa (come ad esempio in Toscana), basta fare riferimento alle linee guida decise per il lockdown e nella prima parte della fase 2. E questo aspetto viene chiarito anche nell’aggiornamento delle FAQ pubblicate sul governo in merito alle limitazioni imposte dal Dpcm di novembre.
Posso fare la spesa al supermercato in un comune diverso da quello in cui abito? Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri si legge che nelle aree arancioni e rosse sono consentiti gli spostamenti verso comuni diversi, quando nel proprio non sono disponibili supermercati o altri servizi (come ad esempio uffici delle poste e parrucchieri) oppure quando “un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze”. E lo spostamento fuori comune va giustificato compilando l’autocertificazione (qui il modulo aggiornato).
Spesa in un altro comune, ecco quando si può fare
In sintesi si può uscire dal comune dove si vive per fare la spesa, se nel territorio della città dove si abita non è presente un grande supermercato o un altro servizio (ancora aperto) di cui si vuole usufruire, come nel caso di piccoli comuni dove non è attivo neppure un parrucchiere o un ufficio postale. Si può anche fare la spesa in un comune diverso da quello in cui si abita, se nel territorio confinante c’è un supermercato più conveniente con prezzi più bassi, rispetto agli altri punti vendita presenti nella propria città.
Ovviamente rimane in essere il criterio della vicinanza: il supermercato fuori comune verso cui l’utente è diretto, deve essere effettivamente quello più vicino. Non si può attraversare più comuni o macinare chilometri perché si vuole riempire il carrello in un supermercato, che si trova molto distante dal comune di residenza o domicilio. Le risposte ai dubbi più frequenti si trovano nelle FAQ pubblicate sul sito del governo.
Zona arancione e rossa: supermercati aperti sabato e domenica
È bene ricordare poi che i supermercati alimentari possono restare aperti il sabato e la domenica anche se si trovano all’interno di centri commerciali. Il Dpcm di novembre infatti prevede in tutta Italia (zona gialla, arancione) la chiusura dei grandi shopping center durante il weekend (nella zona rossa sono chiusi tutti i giorni della settimana), ma nei centri commerciali possono restare aperti sempre i punti vendita alimentari, le edicole, le tabaccherie e le farmacie presenti all’interno delle strutture.