Dal 26 aprile cambiano le regole per viaggiare in Italia: il nuovo decreto del governo Draghi ha stabilito quando è consentito effettuare uno spostamento tra regioni anche grazie a una “carta verde Covid” ossia una certificazione simile al green pass europeo con cui viaggiare da e verso aree arancioni e rosse. L’altra novità è il ritorno della zona gialla, che dal 26 aprile sblocca la circolazione tra le regioni che finiranno in questa fascia di rischio (tra loro è in corsa per diventare gialla anche la Toscana).
Quando è possibile uscire dalla regione: lavoro, salute, necessità e seconde case
Prima del 26 aprile, in assenza della carta verde per viaggiare, lo spostamento tra regioni arancioni e rosse è possibile solo per motivi di lavoro, salute e necessità. La giustificazione va specificata nell’autocertificazione, da compilare in caso di controlli delle forze dell’ordine, che possono verificare la veridicità di quanto riportato nel modulo.
È consentito uscire dalla propria regione per raggiungere le seconde case di proprietà o in affitto per lungo periodo, anche se si arriva in zona arancione o rossa. È però necessario essere proprietari o affittuari degli immobili da prima del 14 gennaio 2021 e recarsi nelle abitazioni solo con il proprio nucleo familiare convivente. Questa possibilità è prevista anche dal 26 aprile in poi. Alcune Regioni però hanno emanato ordinanze più restrittive.
Quando è consentito lo spostamento tra regioni: la carta verde per viaggiare
Dal 26 aprile 2021 secondo il nuovo decreto, tornano le zone gialle per i territori con dati sotto controllo e quindi è consentito lo spostamento tra queste regioni. Da un territorio giallo si può andare verso altre aree gialle, ma non uscire dalla regione diretti in zone arancioni o rosse se non per lavoro, salute o necessità. Ma per viaggiare da e verso i territori con il maggiore livello di rischio Covid viene introdotta una carta verde sul modello del green pass europeo, ossia una certificazione cartacea o digitale che attesti una delle 3 condizioni per cui è consentito lo spostamento tra e verso regioni italiane in zona arancione o rossa:
- il pass verde vaccinale – attesta di aver fatto l’intero ciclo del vaccino Covid e viene rilasciato dalla struttura che farà la somministrazione
- certificato di guarigione dal coronavirus negli ultimi 6 mesi, rilasciato dall’ospedale competente, dal medico di base o dal pediatra
- la carta verde per aver effettuato un test molecolare o un tampone rapido con esito negativo nelle 48 ore precedenti allo spostamento tra regioni
Il decreto del governo introduce il pass verde per viaggiare tra le regioni arancioni e rosse già dal 26 aprile, ma probabilmente all’inizio questa certificazione sarà solo cartacea. I documenti dureranno 6 mesi, ad eccezione del certificato che attesta il tampone nei 2 giorni precedenti allo spostamento interregionale. Saranno riconosciuti dall’Italia anche certificati analoghi rilasciati da Paesi membri dell’Unione Europea. Chi falsificherà la carta verde per viaggiare, rischierà conseguenze penali e una sanzione da 400 a 3.000 euro per aver compiuto uno spostamento tra regioni non consentito dal nuovo decreto.