mercoledì, 11 Dicembre 2024
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Stipati dietro le sbarre, da Sollicciano arriva una lettera-appello

Troppi detenuti per il carcere di Sollicciano: sono circa 11oo detenuti per una capienza di 470. La denuncia oggi in consiglio comunale.

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Troppi detenuti per il carcere di Sollicciano. “A fronte di una capienza regolare di circa 470 detenuti, ad oggi siamo a 1056: vuol dire una condizione di invivibilità assoluta”. A sottolinearlo  Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, che ha presentato oggi in consiglio comunale la lettera-denuncia che gli stessi detenuti hanno scritto.

LE RICHIESTE. Per il garante è necessario che “il consiglio comunale si impegni, non a rincorrere l’emergenza, ma a disegnare una riforma, sempre più urgente, del carcere” e che “si apra un tavolo Stato-Regioni per affrontare questo problema: bisogna investire sulle persone e non nella costruzione di nuove carceri”. Corleone ha poi ribadito che “i tossicodipendenti non devono stare in carcere, ma in comunità e centri. In Toscana sono 1500 su un totale di 4500 detenuti. E inoltre sono troppi quelli in carcerazione preventiva. Affrontare e risolvere questi due aspetti vorrebbe dire non stare più qui a parlare di sovraffollamento”. “A Firenze – ha detto ancora Corleone – bisogna anche trovare, in città, una struttura ‘poco carceraria’ per i detenuti semiliberi”.

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LA LETTERA DEI DETENUTI. Ma a chiedere miglioramenti sono coloro che in primis vivono in questa situazione. I detenuti hanno perciò partecipato al consiglio con una lettera, così da mettere per iscritto le loro opinioni. “ Il sovraffollamento è cronico: senza troppe parole, numeri: su una capienza di 400 posti, siamo in 1.100 – scrivono – Scusate la brutalità: un suino ha diritto in allevamento a 6,2 metri quadri a capo, noi ne abbiamo 2,6″. E poi ancora: “Le guardie sono sempre presenti per i nostri spostamenti dentro e fuori del carcere, per i vari corsi scolastici, per le diverse attività lavorative, alle visite mediche interne ed esterne. Tutto questo si rallenta, si dilata, insieme ai tempi di consegna della posta e dei pacchi; la cucine devono, con le stesse strutture per 400 persone, cucinare per 1.100 per tre volte al giorno”.

 

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