Mille sensori per monitorare in altrettanti punti le infrastrutture della tramvia di Firenze, nel momento del passaggio della “talpa” della Tav, e per rilevare eventuali cedimenti del terreno. È quanto emerso dopo l’incontro tra Rfi (a cui fanno capo i cantieri del sottoattraversamento dell’alta velocità), Comune di Firenze e Tram spa (che gestisce la rete tramvia). I lavori per il passante dell’AV stanno realizzando una coppia di tunnel sotto la città, a circa una ventina di metri di profondità, tra la zona di Campo di Marte e Rifredi.
La talpa Tav e il rischio cedimenti sotto i binari della tramvia di Firenze
In dettaglio, il progetto di monitoraggio servirà per sorvegliare il sistema della tramvia e rilevare eventuali danni su un tratto di un chilometro e mezzo, interessato dagli scavi della Tav di Firenze. Sotto osservazione finiranno 4 punti ogni 6 metri di binari, divisi in circa 250 sezioni. La parte iniziale dei cantieri per il passante AV sta interessando la zona di via Botticelli e via Masaccio, ma presto la fresa arriverà sotto piazza della Libertà e successivamente sotto viale Lavagnini. Proprio qui si stanno ultimando i lavori per la variante al centro storico della tramvia. Successivamente la fresa scaverà nelle profondità di viale Strozzi, sotto i binari della linea 1.
“Attraverso il piano ‘Mille occhi sulla tramvia’ questa opera infrastrutturale diventa sorvegliata speciale di tutto il complesso di lavori che interessano la realizzazione del tunnel dell’Alta velocità – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella dopo l’incontro con Rfi – Gli aspetti tecnici di monitoraggio ci consentono controlli capillari e costanti h24 così da tranquillizzare non solo le imprese del gruppo chiamato a completare i lavori della tramvia ma anche tutta la popolazione”.
Al momento cedimenti “al di sotto della soglia di problematicità”
Il monitoraggio sarà effettuato definendo delle soglie di attenzione e soglie di allarme, previste anche per le centinaia di edifici che si trovano nella zona interessata dal sottoattraversamento. La frequenza arriverà a un rilevamento ogni 15 minuti, quando la fresa della Tav di Firenze sarà più vicina alla tramvia. Saranno interessati dal monitoraggio anche i dispositivi della rete di alimentazione del tram – spiega il Comune – quindi i pali e i ganci collocati sugli edifici relativi alla linea di contatto.
“La complessità dell’opera del sottoattraversamento è tale da richiedere massima attenzione sull’impatto che può avere in superficie a partire non solo dagli edifici pubblici e privati ma appunto anche dalle infrastrutture che sono in via di realizzazione – ha aggiunto Nardella – Nella riunione si è inoltre fatto il punto sui livelli di cedimenti provocati dall’azione della ‘talpa’ che sono ampliamente al di sotto della soglia di problematicità”.