Continua l’odissea dell’ex poste di via del Pratellino: il Comune di Firenze ha presentato ricorso al tribunale del riesame contro il sequestro dell’immobile, deciso a fine luglio.
CARTE BOLLATE. I sigilli sono scattati dopo l’istanza dell’impresa Gala srl, alla quale la proprietà aveva promesso il bene in vendita. Secondo i piani originari di Palazzo Vecchio, il complesso doveva essere demolito oggi. Se il tribunale del riesame accoglierà il ricorso del Comune “Siamo pronti – ha detto il sindaco Matteo Renzi – a demolire l’edificio in 10 giorni”.
STORIA INFINITA. L’edificio è ormai abbandonato da una ventina di anni: in origine di proprietà di Poste Italiane, aveva avuto nel 1968 una concessione edilizia che prevedeva la possibilità che l’immobile dovesse essere demolito a semplice richiesta del Comune. Successivamente è stato ceduto alla società Berni che a sua volta l’ha promesso in vendita alla società Gala. Quest’ultima non è mai diventata proprietaria dell’immobile e a giugno scorso il tribunale di Firenze ha dichiarato risolto il contratto preliminare di compravendita.
SEQUESTRO. L’ultimo capitolo risale al 27 luglio: i carabinieri del Noe hanno sequestrato la struttura, dove era in corso la bonifica dall’amianto: gli scarti dei lavori sarebbero stati smaltiti in modo non corretto dalla ditta incaricata (leggi l’articolo).