venerdì, 29 Marzo 2024
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Toscana, segnali di ripresa per il mercato immobiliare

Lo dice un rapporto del Monte dei Paschi di Siena: nel 2010 si è arrestato il trend negativo delle compravendite nel settore residenziale, che si era consolidato nei 3 anni precedenti. Anche in Toscana il 2010 si è caratterizzato per un timido segnale di ripresa: a trainare l’inversione di tendenza del mercato residenziale toscano sono i capoluoghi, mentre risultano preferite le abitazioni medie.

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Compravendite nel residenziale italiano, trend positivo nel 2010. 

IL RAPPORTO. L’Area Research di BMPS ha elaborato il quinto rapporto “Il mercato immobiliare italiano e i mutui alle famiglie”, in cui vengono sintetizzati i risultati definitivi del 2010 riferiti al mercato degli immobili residenziali e al mercato dei mutui bancari alle famiglie. Ed ecco i risultati.

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IL TREND. Nel 2010 si arresta il trend negativo delle compravendite nel settore residenziale, consolidatosi nei precedenti 3 anni: transazioni in aumento dello 0,4% rispetto al 2009. Le variazioni 2010/2009 mostrano per il centro la crescita più sostenuta (+3,6%), un moderato aumento di transazioni al nord (+0,8%) negativo invece il trend al sud (-2,7%). In calo gli investimenti in nuove abitazioni, sia in Italia, dove il rapporto investimenti/Pil torna ai livelli del 2005, che in Europa. La Spagna è il Paese con il calo più evidente del rapporto investimenti in nuove abitazioni / Pil: 4,7% nel 2010 rispetto al 9,3% nel 2006.

2011. Nel 2011, secondo gli operatori, preoccupano l’invenduto e la poca vivacità commerciale, fiducia su immobiliare di pregio e residenziale di piccola taglia.

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TOSCANA. Anche in Toscana il 2010 si caratterizza per un timido segnale di ripresa delle compravendite residenziali (+2,2%). A trainare l’inversione di tendenza del mercato  residenziale toscano sono i capoluoghi (variazione a/a +6,1%), mentre risultano preferite le abitazioni medie (28,7% del totale delle transazioni nel 2010). I mercati più dinamici a livello provinciale (per indice IMI) sono Pisa e Livorno, in rallentamento Pistoia e Lucca. A Massa Carrara, Livorno e Grosseto particolarmente trattate le abitazioni piccole, le grandi prevalgono nelle provincie di Lucca, Pistoia, Prato e Arezzo, abitazioni medio – piccole a Siena e Firenze.

MUTUI. Lo stock dei mutui casa in Italia continua a mostrare un trend migliore rispetto all’Europa, con una variazione a/a del +22,9% ed una quota di mercato dell’Italia sul totale dei mutui dell’Area Euro salita a dicembre 2010 al 9,5% (rispetto all’8,1% dell’anno prima e al 5,2% del 2000). Anche l’andamento delle nuove erogazioni di mutui torna ad essere positivo (+11,8%), dopo 3 anni successivi di flessione, raggiungendo circa 56,9 miliardi di € di erogazioni. Il tasso variabile sulle nuove erogazioni di mutui alle famiglie sale al 2,5% a dicembre del 2010, in linea con l’aumento del tasso euribor3M, mentre il tasso fisso risulta in diminuzione, collocandosi a fine anno intorno al 4,3%. Nel corso del 2010, le nuove erogazioni che si sono indirizzate verso il tasso variabile sono state il 66% del totale, in forte aumento rispetto al 2009 (+18 p.p. a/a). Cresce il canale diretto (il 71% dei mutui è stato distribuito attraverso gli sportelli bancari nel 2010), l’importo medio si è attestato sui 132.000 € (+7,3% su a.p.) e la durata preferita rimane quella superiore a 25 anni, mentre a livello territoriale si osserva un maggior ricorso al credito immobiliare da parte delle famiglie del Nord (54% del totale). 

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COSTO DEL DENARO. Il recente rialzo dell’inflazione (2,8% a/a e 3% a/a ad aprile, rispettivamente in area Euro e Italia) ha spinto la Bce ad aumentare il costo del denaro. La stima dell’Osservatorio su tassi BMPS indica un proseguimento della fase monetaria restrittiva con tasso di riferimento al 2% a giugno 2012, tasso che rimarrà stabile fino alla fine del prossimo anno. Sotto tale ipotesi anche il tasso Euribor a 3M dovrebbe continuare a salire fino al 2,47% a dicembre 2012.

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