In principio il percorso della linea 2 della tramvia di Firenze doveva passare in piazza Duomo, per poi dirigersi verso San Marco e agganciarsi alla nuova rete in piazza della Libertà. Poi ci furono referendum cittadini, polemiche a non finire e anche la pedonalizzazione voluta dall’allora sindaco Matteo Renzi che bloccò il progetto dei binari a pochi passi dalla Cupola del Brunelleschi. Erano gli anni in cui si propose il bypass sotterraneo del centro, come a dire un po’ tram, un po’ metropolitana. A distanza di un decennio e mezzo a Firenze è rispuntata (ma solo per qualche ora) l’idea della tramvia al Duomo, che ha creato un vero e proprio caso all’interno della giunta comunale.
L’assessora all’Urbanistica e il passaggio della tramvia di Firenze dal Duomo
A rilanciare il progetto è stata l’assessora all’Urbanistica del Comune Cecilia Del Re, che parlando davanti al Consiglio comunale in occasione dell’adozione del Piano operativo (il nuovo regolamento urbanistico), lo ha detto a chiare lettere: “la tramvia deve collegare la zona maggiormente frequentata dal maggior numero di lavoratori, così come deve arrivare fino al cuore del centro storico”. Non ha citato espressamente il Duomo, ma l’obiettivo, secondo Del Re è “non rendere quella che oggi è la zona più pedonale d’Europa la zona più inaccessibile d’Europa”.
Sul tavolo c’è anche la questione della “desertificazione” del cuore della città, zona tanto amata dai turisti, quanto snobbata dai fiorentini che non ci abitano quasi più, per difficoltà di spostamenti, costi degli affitti alle stelle e problemi di logistica.
La frenata di Nardella: “ipotesi definitivamente superata”
Il giorno dopo le parole di Cecilia del Re in Consiglio comunale è arrivata la frenata del sindaco di Firenze Dario Nardella. “Non ho intenzione di riaprire con la mia amministrazione il tema del passaggio della tramvia dal Duomo – ha fatto sapere il primo cittadino -. Quella dell’assessora Del Re è una iniziativa di cui non ero a conoscenza, non condivisa né da me né dalla giunta, e non è presente nel programma di mandato con cui siamo stati eletti, né è prevista nel piano operativo”.
Secondo Nardella l’ipotesi è stata “definitivamente superata dalla pedonalizzazione di piazza del Duomo e dalla realizzazione in corso della linea Vacs che vede in piazza San Marco il cuore dell’accesso della tramvia al centro storico”.
L’ipotesi soft
Non c’è solo il passaggio della tramvia di Firenze dal Duomo. In passato è stata fatta un’ipotesi più soft, poi messa nel cassetto dalla stessa giunta Nardella. Non una tramvia in piazza Duomo, ma nei pressi, con il prolungamento dei binari della variante al centro storico di Firenze (in costruzione) da piazza San Marco fino a via Martelli, sotto Palazzo Medici Riccardi e la sede della Prefettura. Da lì Santa Maria del Fiore sarebbe a un tiro di schioppo. Un’idea per lo sviluppo del sistema tramviario che il Pd ha fatto sua in una relazione allegata al Piano operativo comunale. Partito Democratico che propone di valutare la soluzione. Insomma nel puzzle delle nuove linee della tramvia c’è ancora un pezzo che non si incastra bene. Sarà sufficiente far arrivare il tram in piazza San Marco?