In “fumo” 13,4 chili di cocaina.
LA DISTRUZIONE. Questa mattina, all’inceneritore di Montale (Pistoia), i finanzieri del gruppo di Firenze hanno proceduto alla distruzione di 13,4 chili di cocaina, mediante l’introduzione in un forno dell’impianto di smaltimento. La sostanza stupefacente era stata sequestrata a fine 2008 dalle fiamme gialle fiorentine a conclusione di un’attività investigativa che aveva portato allo smantellamento di un’organizzazione criminale di stanza a Firenze con l’arresto di tutti i componenti (2 italiani e 7 albanesi).
LA DROGA. Il sodalizio criminale – ricorda la guardia di finanza – importava la sostanza stupefacente principalmente dal Nord Europa e, una volta tagliata e confezionata in laboratori nel capoluogo toscano, le dosi erano immesse sul mercato dell’intera provincia di Firenze. La cocaina distrutta era stata trovata all’interno di un’intercapedine creata dentro un ripostiglio di un appartamento adibito a laboratorio per la lavorazione della cocaina (11,16 kg) e all’interno di una cassetta ricavata nel vano motore di una macchina utilizzata per il trasporto dello stupefacente in Italia (2,24 chili).
CONDANNE. Dopo il sequestro, la cocaina è stata conservata come “elemento probatorio dell’illecita attività criminale perpetrata dal gruppo”, spiegano le fiamme gialle. A conclusione del procedimento penale, che ha portano alla condanna del capo dell’organizzazione (16 anni di reclusione) e degli altri 8 sodali (reclusione tra i 4 e gli 8 anni), l’Autorità Giudiziaria ha disposto la distruzione dello stupefacente.
VALORE. Con lo stupefacente distrutto si sarebbero potute ottenere circa 200.000, dosi con un guadagno per l’organizzazione criminale di oltre 1,5 milioni di euro.