venerdì, 22 Novembre 2024
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Cosa vuol dire zona gialla rafforzata: regole, significato e limitazioni

Oggi e domani scatta la "zona gialla rafforzata", cosa vuol dire in pratica e qual è il significato di questa nuova fascia. Regole e limitazioni per gli spostamenti

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Oggi e domani, 7 e 8 gennaio 2021, in Italia scatta la zona gialla rafforzata, ma qual è il significato di questa espressione, cosa vuol dire, fino a quando dura e quali sono le regole e le limitazioni per gli spostamenti? La novità è stata introdotta dall’ultimo decreto legge Covid di gennaio, ma potrebbe essere ripresa anche dal nuovo Dpcm atteso a metà mese. Nella zona gialla rafforzata non ci sono nuove regole per negozi, bar e ristoranti, bensì ci sono limitazioni agli spostamenti fuori regione. Ecco cosa significa in pratica “zona gialla rafforzata”.

Cosa vuol dire zona gialla rafforzata: cosa significa per gli spostamenti. Le limitazioni

Nelle due giornate di giovedì 7 e venerdì 8 gennaio viene introdotta in tutta Italia la zona gialla rafforzata, ecco il significato e cosa si può fare. Si può uscire dal comune, ma ci sono limitazioni agli spostamenti interregionali: il 7 e 8 gennaio non è permesso andare fuori dalla propria regione se non per motivi di lavoro, salute e necessità. Questo significa che, con la zona gialla nazionale rafforzata, come succede in fascia arancione, non è possibile andare nelle seconde case in una regione diversa dalla propria. Lo stop agli spostamenti tra regioni continua fino al 15 gennaio.

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Il 7 e 8 gennaio si può però andare nelle seconde case fuori comune, all’interno della propria regione. Inoltre è sempre garantito il rientro alla propria abitazione abituale: quindi chi è partito per le vacanze di Natale e si trova in una regione diversa da quella in cui vive e lavora, può rientrare nella sua abitazione principale.

Zona gialla rafforzata, il significato: le altre regole

Come detto con la “zona gialla rafforzata” non cambiano le altre regole, questo vuol dire che – a differenza della zona arancione – il 7 e 8 gennaio bar e ristoranti sono aperti fino alle 18 e per l’asporto fino alle 22, quando scatta il coprifuoco. Aperti anche i negozi, i centri commerciali, i parrucchieri e i centri estetici.

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Si può andare a correre, fare sport individuale o passeggiate anche fuori dal proprio comune, senza motivare gli spostamenti, a patto di restare entro i confini regionali. Nei centri sportivi all’aperto in questi 2 giorni è permesso organizzare attività sportiva di base open air e individuale, mantenendo la distanza di sicurezza di 2 metri.

Weekend del 9 e 10 gennaio in zona arancione: limitazioni agli spostamenti fuori comune

Nel weekend di sabato 9 e domenica 10 gennaio scatta invece la zona arancione nazionale, quindi stop agli spostamenti tra comuni. Qui il nostro articolo su “Che zona è oggi”, per conoscere i dettagli di tutte le regole giorno per giorno. Da lunedì 11 gennaio ogni regione sarà infine classificata in base alla propria situazione, ma non si potrà uscire dalla regione – anche in quelle della zona gialla – fino al 15 gennaio, quando è atteso un nuovo Dpcm.

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Mentre si discute sulla possibilità di introdurre una zona bianca (ossia un’area Covid free con basso rischio e palestre, cinema, musei e teatri aperti), cambiano i parametri in base ai quali viene decisa la classificazione in colori Covid, con soglie più basse. In soldoni, se la situazione dei contagi peggiorerà,  sarà più facile per le regioni classificate in fascia gialla passare in un’area di rischio più alta (zona arancione o rossa), con maggiori limitazioni per spostamenti, negozi bar e ristoranti. Questo significa che:

  • Con Rt sotto 1 si sarà in zona gialla (rafforzata fino al 15 gennaio dal nuovo Dpcm);
  • Con Rt superiore a 1 si passerà dalla zona gialla a quella arancione
  • Con Rt superiore a 1,25 si finirà in zona rossa con un lockdown leggero.

Questa classificazione rafforzata, in zona gialla, arancione e rossa, scatterà però solo nelle regioni con un’incidenza superiore a 50 casi positivi ogni 100mila abitanti, questo vuol dire che è stato introdotto un altro parametro per valutare la diffusione dei contagi.

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