Cambia la tabella degli scaglioni Isee per l’assegno unico 2023 e cambia anche l’importo per le varie fasce: l’Inps, con il pagamento della mensilità di febbraio, sta riconoscendo alle famiglie un doppio aumento. Da una parte per le maggiorazioni previste nella legge di bilancio, dall’altra per l’adeguamento all’inflazione. Quindi l’importo crescerà, sempre che nel frattempo non si siano verificate variazioni della situazione economica del nucleo familiare o modifiche del numero dei figli a carico. Dall’anno scorso tutte le principali agevolazioni destinate ai genitori, dagli assegni familiari al bonus bebè, sono state sostituite dall’assegno unico e universale per i figli a carico, anche per quelli fino a 21 anni. L’ultima manovra finanziaria ha poi innalzato il contributo per alcune categorie specifiche.
- Non serve fare nuova domanda, ma è necessario rinnovare l’Isee
- Le nuove maggiorazioni dell’importo
- Tabella dell’assegno unico 2023, scaglioni Isee e importo
- Cosa cambia in sintesi
Come funziona e l’assegno unico 2023: non serve il rinnovo
Chi già riceveva l’assegno unico e non ha avuto variazioni (ad esempio separazione, matrimonio, numero di figli a carico) non deve fare domanda all’Inps per il rinnovo. L’Istituto previdenziale, grazie all’integrazione delle banche dati, proroga in automatico il pagamento del sostegno. Ciò che invece risulta importante è presentare un Isee valido per il 2023: in questo modo l’Inps calcolerà la cifra corretta, in base alla tabella degli scaglioni per l’assegno unico. Se invece non si farà l’aggiornamento dell’Isee, dalla mensilità di marzo il contributo sarà sempre riconosciuto, ma verrà pagato l’importo minimo, ossia 50 euro al mese (54,10 euro con la rivalutazione).
C’è tempo fino al 30 giugno 2023 per aggiornare la propria posizione e recuperare gli arretrati di cui si aveva diritto, compilando la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per il calcolo dell’Isee. Una volta presentata, l’Inps riconoscerà le maggiorazioni di cui non si è usufruito da marzo in poi. Dal 1° luglio non si potranno più ricevere gli arretrati, ma solo usufruire del ricalcolo dell’assegno da quel momento in avanti.
Le maggiorazioni della legge di bilancio 2023
Il governo Meloni, con la manovra economica, ha introdotto alcune maggiorazioni che faranno aumentare l’importo. In particolare l’assegno unico 2023 cresce del 50% per chi ha figli fino a 12 mesi di età (una sorta di versione aggiornata del bonus bebè), in base allo scaglione di riferimento. Sale del 50% l’importo per famiglie con almeno tre figli a carico, di età compresa tra uno e tre anni, sempre che il nucleo abbia un Isee inferiore alla fascia massima.
Inoltre la maggiorazione per le famiglie numerose con quattro o più figli cresce del 50% (si passa da 100 a 150 euro mensili). Confermato infine l’importo aggiuntivo di 120 euro al mese per i minori disabili, fino a un Isee di 25.000 euro al mese.
La tabella degli scaglioni Isee e l’aumento dell’assegno unico per le varie fasce
Il tasso di rivalutazione dell’assegno unico per il 2023 è stato fissato all’8,1% e viene riconosciuto dall’Inps a partire dalla mensilità di febbraio come annunciato dallo stesso Istituto nel dicembre scorso. Si tratta di un adeguamento al costo della vita, un po’ come succede per le pensioni (anche se con meccanismi diversi). A marzo invece saranno riconosciuti gli arretrati della rivalutazione, che non sono stati versati a gennaio. L’adeguamento all’inflazione fa crescere quindi le cifre dell’assegno unico per tutti gli scaglioni, ma anche le fasce Isee e pure le maggiorazioni vecchie e nuove (nuclei numerosi, figli disabili, ecc).
La nuova tabella 2023 dell’assegno unico va da un importo minimo di 54,10 euro per chi ha un Isee nello scaglione massimo sopra 43.240 euro (nel 2022 la soglia era pari a 50 euro, per un Isee oltre i 40.000 euro) e arrivano fino a 189,20 euro per chi ha un Isee entro i 16.215 euro (prima l’importo era 170 euro per Isee fino a 15.000 euro). Ecco gli aumenti:
- Isee fino a 16.215 euro – 189,20 euro per ogni figlio minorenne
- Isee 21.620 euro – 162,15 euro per figlio minorenne
- Isee 27.025 euro – 135,13 euro per figlio minorenne
- Isee 32.430 euro – 108,10 euro per figlio minorenne
- Isee 37.835 euro – 81,08 euro per figlio minorenne
- Isee oltre i 43.240 euro (oppure Isee non rinnovata per il 2023) – 54,10 euro, importo minimo
Come detto in questo 2023 salgono anche gli importi delle maggiorazioni, previste dalla legge per l’assegno unico, aumenti che scattano per compensare la crescita dell’inflazione. E così il bonus per il secondo percettore di reddito da lavoro, se entrambi i genitori lavorano, passa da 30 a 32,40 euro; la maggiorazione per le madri con meno di 21 anni diventa di 21,60 euro al mese, contro i 20 euro dell’anno precedente. La tabella ufficiale con gli scaglioni “rivalutati” e i nuovi importi mensili dell’assegno unico 2023 saranno comunicati nei prossimi giorni dall’Inps, intanto circolano alcune simulazioni dei nuovi importi: qui le tabelle in pdf.
Come cambia la tabella dell’assegno unico e cosa bisogna fare in sintesi
Riassumendo quanto detto finora ecco le cose essenziali da sapere sulle nuove tabelle e sui nuovi scaglioni Isee dell’assegno unico e universale che scattano nel 2023:
- Per il 2023 viene riconosciuto un aumento dell’8,1% degli importi mensili (e anche delle fasce Isee), come rivalutazione all’inflazione
- Gli aumenti sono riconosciuti dall’assegno unico di febbraio 2023
- A marzo l’Inps effettuerà il pagamento degli arretrati di gennaio per l’assegno unico
- Vengono introdotte le maggiorazioni previste dalla legge di bilancio 2023 (+50% fino ai 12 mesi; +50% per chi ha oltre 3 figli tra 1 e 3 anni; +50% con almeno quattro figli a carico)
- per continuare a ricevere l’assegno unico non bisogna presentare una nuova domanda
- per ricevere l’importo corretto dell’assegno unico, secondo lo scaglione i appartenenza, bisogna rifare l’Isee (entro il 30 giugno 2023 saranno riconosciuti gli arretrati)