A tutte le famiglie con uno o più figli a carico: ecco a chi spetta l’assegno unico universale per i figli di cui si parla da mesi e che ora, con i nuovi requisiti, si appresta ad entrare nella Legge di Bilancio 2021. Il testo appena approvato dalla Camera prevede uno stanziamento di 3 miliardi di euro per il 2021, destinati a salire a 5 miliardi nel 2022. La legge passa ora in Senato per l’approvazione definitiva.
Assegno unico per le famiglie, i requisiti per ottenerlo
L’assegno unico spetta a tutte le famiglie con figli a carico. Prenderà il posto delle singole detrazioni, assegni e incentivi (come adempio il bonus nido, gli assegni familiari, le detrazioni in busta paga per i figli a carico) che sono state corrisposte fino ad oggi alle famiglie. Non ci sono veri e propri requisiti per ottenere la quota “base”, sarà sufficiente avere dei figli a carico per vedersi riconoscere tra i 200 e i 250 euro al mese, quota “fissa” dell’assegno unico. A questa dovrebbe poi aggiungersi una parte variabile da calcolare in base all’Isee del nucleo familiare.
La manovra, di cui la misura fa parte, è al vaglio del Senato e dovrebbe essere approvata entro la fine dell’anno 2020. Ma ancora non è tutto definito, si dovrà attendere la primavera per il decreto attuativo, grazie al quale potranno essere fatte simulazioni più concrete sulle cifre che dovrebbero spettare a ciascuna famiglia. Per questo l’effettiva entrata in vigore è prevista per l’inizio di luglio 2021.
A chi spetta e da quando viene riconosciuto l’assegno unico per i figli
Secondo le previsioni l’assegno unico dovrebbe essere riconosciuto a tutte le famiglie con figli dal 7 mese di gravidanza fino al compimento del 21° anno di età. I destinatari della misura sono 12,5 milioni: tanti sono i figli a cui sarà destinato il provvedimento secondo i calcoli dell’Istat. Di questi, 10 milioni di minorenni.