martedì, 19 Novembre 2024
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Detenuti-cuochi al lavoro nelle mense universitarie

Dal carcere di Sollicciano ai fornelli della mensa: uno speciale corso di formazione per alcuni detenuti chiamati a indossare il grembiule

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Le mense universitarie aprono le cucine ai detenuti di Sollicciano. Saranno 4 i tirocini che alcuni di coloro che sono ammessi al lavoro esterno alla struttura carceraria potranno svolgere.

Quattro tirocini della durata di 6 mesi nella mensa universitaria Calamandrei e quella di Morgagni.  È il progetto promosso dalla Provincia di Firenze, l'Amministrazione penitenziaria e il DSU Toscana.

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Lo scopo è quello di permettere a persone svantaggiate – spiega Carmelo Cantone, provveditore dell'amministrazione penitenziaria regionale – di muovere i primi passi verso quella che sarà una nuova vita.

FORMAZIONE GUIDATA

Un percorso di formazione a tutti gli effetti. Infatti, i 4 che verranno ritenuti idonei dall'aministrazione del carcere, avranno al proprio fianco un tutor, che li accompagnerà e guiderà nel loro lavoro. Inoltre, i detenuti chiamati a indossare il grembiule e sguainare i mestoli, parteciperanno ad un corso dove verranno illustrate le norme igenico-sanitarie e spiegati i trucchi base per la cucina.

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IL CONTRIBUTO DEL DSU

Per ogni tirocinio verrà inoltre messa a disposizione una borsa di studio di 800 euro.  “Aprire le mense universitarie ad attività sociali – ha detto Marco Moretti, presidente del DSU Toscana – è un modo per offrire il nostro sostegno anche ad altre realtà oltre alle borse di studio già messe a disposizione degli studenti. Inoltre – ha aggiunto Moretti – quello che accoglierà i detenuti è un ottimo ambiente di reintegrazione e formazione”.

UN PROGETTO CHE DEVE ANDARE AVANTI

“Un progetto in cui la Provincia crede – ha sottolineato il presidente della Provincia Andrea Barducci – e è stato possibile grazie all'ottima collaborazione instaurata tra enti e istituzioni. Il nostro augurio è che questo progetto pilota possa andare avanti anche in futuro”.

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