Le mense universitarie aprono le cucine ai detenuti di Sollicciano. Saranno 4 i tirocini che alcuni di coloro che sono ammessi al lavoro esterno alla struttura carceraria potranno svolgere.
Quattro tirocini della durata di 6 mesi nella mensa universitaria Calamandrei e quella di Morgagni. È il progetto promosso dalla Provincia di Firenze, l'Amministrazione penitenziaria e il DSU Toscana.
Lo scopo è quello di permettere a persone svantaggiate – spiega Carmelo Cantone, provveditore dell'amministrazione penitenziaria regionale – di muovere i primi passi verso quella che sarà una nuova vita.
FORMAZIONE GUIDATA
Un percorso di formazione a tutti gli effetti. Infatti, i 4 che verranno ritenuti idonei dall'aministrazione del carcere, avranno al proprio fianco un tutor, che li accompagnerà e guiderà nel loro lavoro. Inoltre, i detenuti chiamati a indossare il grembiule e sguainare i mestoli, parteciperanno ad un corso dove verranno illustrate le norme igenico-sanitarie e spiegati i trucchi base per la cucina.
IL CONTRIBUTO DEL DSU
Per ogni tirocinio verrà inoltre messa a disposizione una borsa di studio di 800 euro. “Aprire le mense universitarie ad attività sociali – ha detto Marco Moretti, presidente del DSU Toscana – è un modo per offrire il nostro sostegno anche ad altre realtà oltre alle borse di studio già messe a disposizione degli studenti. Inoltre – ha aggiunto Moretti – quello che accoglierà i detenuti è un ottimo ambiente di reintegrazione e formazione”.
UN PROGETTO CHE DEVE ANDARE AVANTI
“Un progetto in cui la Provincia crede – ha sottolineato il presidente della Provincia Andrea Barducci – e è stato possibile grazie all'ottima collaborazione instaurata tra enti e istituzioni. Il nostro augurio è che questo progetto pilota possa andare avanti anche in futuro”.