Dal 1 luglio 2020 si abbassa il limite per il pagamento in contanti. Ci saranno sempre meno banconote in circolazione e saranno privilegiati i pagamenti con carte elettroniche e bonifici. Ma cosa c’è da sapere sull’entrata in vigore, dall’inizio di luglio, delle nuove regole sui pagamenti?
1° luglio 2020: limite di pagamento in contanti, ecco le nuove regole
Dal 1° luglio 2020 il limite massimo per il pagamento in contanti si abbasserà da 3 mila a 2 mila euro (più precisamente da 2999 a 1999 euro). In soldoni, dal primo giorno del mese di luglio in poi, sarà possibile pagare in contanti una persona o un’azienda solo fino a un massimo di 1999 euro. Al di sopra di quella cifra dovrà essere necessariamente utilizzato uno strumento tracciabile. Il provvedimento, preso per contrastare il riciclaggio di denaro sporco ed evitare il più possibile l’evasione fiscale, riguarderà tutti i pagamenti di importi superiori ai 2000 euro, per i quali sarà obbligatorio utilizzare bonifici, carte elettroniche o strumenti digitali.
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I furbetti dei pagamenti verranno puniti: multe salate dai 3.000 ai 50.000 euro, a seconda dell’infrazione, per chi non rispetterà le disposizioni imposte dal Governo. Nessuna correlazione tra l’entrata in vigore di questo provvedimento e l’emergenza Coronavirus: il nuovo tetto a 2.000 euro per i pagamenti in contanti rientrava infatti nella Legge di Bilancio.
Una nuova stretta arriverà poi a partire dal 1° gennaio del 2022, con una riduzione ulteriore del limite al pagamento in contanti, che si abbasserà fino a quota 1000 euro (livello disposto nel 2011 dal decreto Salva Italia del Governo Monti e poi innalzato nuovamente nel 2016 quando Matteo Renzi era Presidente del consiglio).
Prelievo e versamento di contanti, nuovi limiti dal 1 luglio?
Nessun limite indicato invece per le operazioni di prelievo e di versamento in banca: il limite di 2mila euro imposto ai pagamenti in contanti non riguarda questo tipo di operazioni.