A Firenze non ci sarà la rottamazione per le cartelle esattoriali per multe e tributi locali sotto i 1000 euro: il Comune ha deciso di non avvalersi della possibilità di stralciare le cartelle offerta dalla legge di bilancio 2023 del governo Meloni. A prevederlo una delibera che ora sarà sottoposta al parere del Consiglio comunale. “Una scelta di equità e di rispetto”, ha detto l’assessore al bilancio Giovanni Bettarini. Intanto altri comuni toscani si stanno muovendo nella stessa direzione.
Manovra 2023: no alla rottamazione delle cartelle esattoriali a Firenze
La manovra finanziaria dà infatti la possibilità ai Comuni e agli enti locali di applicare o meno lo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i 1000 euro. “Stralciare queste somme significa mettere sullo stesso piano coloro che adempiono ai propri doveri pagando integralmente e puntualmente imposte, tasse, tariffe e multe con chi al contrario ha preferito fregarsene per anni – ha spiegato Bettarini -. La politica della nostra amministrazione comunale è quella di disincentivare l’infedeltà fiscale addebitando a chi non paga anche i costi che la pubblica amministrazione sostiene per il recupero delle somme”.
Secondo le verifiche degli uffici comunali, i debiti per le 115mila cartelle non riscosse che avrebbero potuto essere rottamate (somme sotto i 1000 euro, tra il 2011 e il 2015) ammontano ad oltre 5,3 milioni di euro, “una cifra utile a finanziare servizi per i cittadini”, si legge in una nota di Palazzo vecchio.
La posizione degli altri Comuni
Dicono no alla rottamazione delle cartelle esattoriali anche comuni come Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Prato. Entro il 31 gennaio dovranno prendere una decisione Scandicci, Pisa e Siena, mentre sono a favore Pistoia e Lucca.