Una deroga al decreto dignità fino al termine del 2020 per consentire la proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza dopo i primi 12 mesi, consentendo il rinnovo senza la necessità di causale, evitando che l’emergenza Covid provochi un’emorragia di posti di lavoro. Dopo le indicazioni del Cura Italia e del decreto rilancio approvato dalle Camere a luglio, la questione della prosecuzione dei contratti a termine nell’era del coronavirus entrerà anche nel prossimo decreto, quello di agosto.
Il governo è intenzionato a inserire nel provvedimento da 25 miliardi di euro un vasto capitolo dedicato al mondo del lavoro: la proroga della cassa integrazione (ma con qualche paletto in più) e il prolungamento dell’indennità di disoccupazione, oltre al rinnovo delle misure per la prosecuzione del rapporto di lavoro per chi ha un contratto a tempo determinato in scadenza dopo un anno.
Tempo determinato “proroga per Covid” senza causale, fino a quando?
Nella bozza del decreto di agosto è prevista una nuova deroga al decreto dignità: la legge, varata due anni fa fissa infatti a 24 mesi la durata massima dei contratti a termine, prevedendo però un possibile rinnovo dopo i primi 12 mesi con l’indicazione di causali, come ad esempio la sostituzione di altri lavoratori o la necessità di più personale per l’aumento dell’attività dell’impresa, pena la trasformazione automatica del rapporto di lavoro in un contratto a tempo indeterminato.
Il prossimo decreto darà la possibilità alle aziende di stabilire una prosecuzione dei contratti a tempo determinato dopo i primi 12 mesi e il rinnovo potrà essere fatto senza causale fino al 31 dicembre 2020. Sinora questa possibilità era prevista solo fino al 30 agosto 2020, mentre la legge di conversione del decreto rilancio (77/2020, art. 93) ha stabilito per i contratti a termine (anche in regime di somministrazione) e i contratti di apprendistato (non professionalizzante) interrotti durante l’ermegenza Covid la proroga obbligatoria per un tempo uguale a quello dello stop.
Smart working, pubblica amministrazione e privati: proroga fino a quando
Contratti a termine e coronavirus, cosa succede dopo i 24 mesi
Le imprese però chiedono un passo in più al governo: poter superare, durante l’emergenza coronavirus, anche l’altro paletto previsto dal decreto dignità, con la possibilità di proroga e rinnovo dei contratti a tempo determinato anche dopo il limite massimo dei 24 mesi. Al momento questo allentamento delle regole non è previsto nel nuovo decreto del governo.
Per chi ha perso il lavoro,il decreto agosto prevederà poi una proroga dell’indennità di disoccupazione (NASpI per i lavoratori subordinati e Dis-coll per i co.co.co) per altri 2 mesi.