Morto Fiorenzo Magni, l’eterno rivale del duo Coppi – Bartali.
LA MORTE. È morto all’età di novantuno anni Fiorenzo Magni. Fu il “terzo uomo” dell’epoca d’oro del ciclismo italiano, rivale di Fausto Coppi e Gino Bartali. Magni era soprannominato il “leone delle Fiandre”, per via delle tre vittorie consecutive in Belgio, dal 1949 al 1951.
LA CARRIERA. La sua è stata una carriera consacrata dalle tre storiche vittorie consecutive nelle Fiandre che lo consegnano alla storia (e gli sono valsi il soprannome per il resto della vita), dei successi nei giri d’Italia nel 1948, 1951 e 1955 con la famosa fuga con Coppi nella tappa del 1955 da Trento a San Pellegrino, dell’abbandono della maglia gialla al Tour de France 1950 per il ritiro dalla corsa insieme a tutta la squadra italiana in seguito alle pressioni e alle insistenze di Bartali, che era stato aggredito da alcuni spettatori francesi.
IL LIBRO. L’ultima uscita pubblica di Magni risale a pochi giorni fa, il 12 ottobre, nel salone d’onore del Coni per la presentazione di un libro a lui dedicato ‘Magni il terzo uomo’, scritto dal giornalista Rai Auro Bulbarelli. “Ho 92 anni tra qualche giorno e me li sento, ma la mente è come 50 anni fa e questo mi dà molto stimolo per fare un altro libro” aveva detto Magni in quell’occasione.
UNA TAPPA PER LUI. “Dedicheremo la tappa del Giro d’Italia del 12 maggio da Sansepolcro a Firenze e organizzeremo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio una giornata col mondo del ciclismo”. Lo ha detto il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella appresa la notizia della scomparsa di Fiorenzo Magni. “Ho parlato col direttore del Giro d’Italia Michele Acquarone – ha aggiunto il vicesindaco Nardella – per formulargli questa proposta e col sindaco di Vaiano Annalisa Marchi per trasmetterle il cordoglio della città di Firenze”. “Il ‘Leone delle Fiandre’, come era soprannominato Magni per aver vinto tre volte consecutivamente la prestigiosa corsa – ha concluso il vicesindaco Nardella – è stato il rivale di Coppi e Bartali e sempre per tre volte ha trionfato al Giro d’Italia e fa parte dei grandi del ciclismo che la Toscana in varie epoche ha espresso: Bartali, Martini, Nencini, Bitossi, Bettini, Cipollini, Tafi, Casagrande, Ballerini solo per citarne alcuni”.