venerdì, 22 Novembre 2024
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Il teatro chiude? No, va in scena su Facebook

La sua scuola di teatro è chiusa per l'epidemia, ma Maria Paola Sacchetti non ha rinunciato ad andare in scena: lo fa ogni sera, in diretta su Facebook

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Maria Paola Sacchetti è un’attrice professionista nonché proprietaria di una scuola di recitazione fiorentina che si chiama CAT 23 e che si trova in via Carlo Cattaneo 23. Perché vi raccontiamo di lei? Perché è una delle tante storie di fiorentini che in questo momento si sono dovuti fermare, smettere con le loro attività lavorative (nel suo caso calcare la scena teatrale e mandare avanti la scuola di teatro di sua proprietà) e, nella angosciosa consapevolezza di non avere più un reddito, hanno dato uno stop al lavoro, ma non alla solidarietà e alla vita.

Maria Paola Sacchetti: leggo agli altri per salvare me stessa donando bellezza

Ogni sera, alle ore 21:00, direttamente dalla sua pagina Facebook Maria Paola legge e interpreta pagine meravigliose tratte da romanzi e racconti che ama e che regalano, a chi la ascolta, momenti di pura bellezza attraverso la capacità narrativa e interpretativa che solo un attore professionista è in grado di trasmettere. Per chi non può partecipare alla diretta, la lettura della sera rimane disponibile per tutti sulla sua pagina Facebook.

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L’idea di realizzare queste pillole teatrali, perché di teatro stiamo parlando, visto che non c’è solo la voce, ma anche un set preparato per realizzare l’atmosfera giusta alla narrazione, è nata la sera del 7 marzo, come ci ha raccontato Maria Paola stessa.

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“Il 7 marzo 2020 sarei dovuta andare in scena con uno spettacolo che da tre anni accompagna me e il mio cast sui palchi dei teatri italiani. Il titolo dello spettacolo è Il dubbio, una pièce che ha avuto diverse repliche, ma non così tante dall’esimerci dal fare, ogni volta, molte prove e tanto studio. Soprattutto per me è uno sforzo enorme: avendo la parte principale, ho un grande carico di battute da ricordare. Ebbene, due giorni prima di andare in scena, il teatro mi ha comunicato l’adeguamento alle normative di questo periodo e mi ha informato che la replica sarebbe stata annullata“.

Come si può immaginare, la compagnia ha ricevuto la notizia con sgomento e tristezza assolute. È stato in quel momento che Maria Paola si è chiesta, prima di tutto per se stessa e il suo equilibrio mentale, come rispondere a questa situazione, perché lasciarsi andare alla depressione non era sicuramente la via da seguire.

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“Per gli attori e gli artisti in generale”, spiega Maria Paola, “l’espressione del sé è un’esigenza fondamentale che viene proprio subito dopo i bisogni primari. Gli artisti hanno bisogno di comunicare, poiché questo è proprio il modo per non lasciarci morire”.

Il lavoro che Maria Paola ha fatto è stato quello di chiedersi che cosa l’appassionasse e la facesse stare bene, subito dopo l’attività teatrale. “Che cos’è che nutre i miei giorni e le mie sere? La risposta l’ho trovata nella lettura”.

Maria Paola è un’utente Facebook attivissima, sul suo profilo pubblica sempre molto e soprattutto dà sempre notizia di tutto quello che legge: “Ogni volta che finisco un libro faccio un post. Mi fa piacere condividere le cose belle o meno belle, dare consigli, ma anche riceverli in base a ciò che leggo”.

Torniamo alla sera del 7 marzo. “Quella sera ho pensato che c’era un libro che era da tanto tempo mi sarebbe piaciuto leggere pubblicamente, un libro sul quale da tempo pensavo di fare un monologo: leggerlo ad alta voce e interpretarlo sarebbe stato un regalo a me stessa e a quelli che avessero voluto ascoltarlo, attraverso una diretta Facebook”.

Maria Paola non aveva mai fatto una diretta Facebook. Ha dovuto capire come si realizzava il tutto tecnicamente e, poiché sabato 7 marzo ancora non era ancora in vigore il divieto di fare riunioni, ha deciso di invitare quattro amici presso la sua scuola. Facendosi aiutare dalla sua coinquilina, ha allestito un set all’interno della scuola Cat 23 e ha messo in scena una piccola performance.

“Io e la mia coinquilina abbiamo lavorato tutto il giorno alla preparazione di questa piccola performance. Avevo caro un libro di Eric-Emmanuel Schmitt, autore teatrale francese, dal titolo Oscar e la dama in rosa e così, con i miei quattro ospiti, alle 21:00, siamo andati in scena su Facebook, facendo una diretta di un’ora e quaranta. Niente saluti, baci e abbracci, ma quattro sedie nella platea del teatro della mia scuola, bene a distanza di sicurezza l’una dall’altra”.

L’esperimento è riuscito alla grande, anche per gli stessi attori. Racconta Maria Paola: “È stato emozionante e mi sono sorpresa a commuovermi alla fine della lettura: quasi non riuscivo a portare a termine il testo, ma c’erano persone collegate in diretta e quindi dovevo arrivare in fondo in qualsiasi modo. Un momento bellissimo, perché mi ha costretto a rimanere attiva, a non lasciarmi abbattere”.

Da lì l’idea di ripetere l’esperienza la sera successiva, proponendo la lettura di un racconto di Dino Buzzati. Lunedì un nuovo cambiamento. “Lunedì ho dovuto prendere la dolorosa decisione di chiudere completamente la scuola di teatro, una scelta che mi ha ucciso psicologicamente ed economicamente. È stata una scelta difficile, anche perché al momento ancora non era chiaro in quale categoria la scuola di teatro fosse, rispetto alle disposizioni del Governo”.

“Ho chiuso seguendo una decisione dettata dalla mia coscienza e ho pensato che in qualche modo dovevo salvarmi, continuando a fare qualcosa di bello per me e per gli altri. Subito mi è saltata alla mente la frase famosa di Dostojevski ne L’idiota: la bellezza salverà il mondo. Per me la bellezza sono le parole dei libri, perché in questo momento non ho parole mie da dire”.

E così Maria Paola si è rifugiata nelle parole che tanti hanno scritto: “Ho tanti libri e racconti belli da parte. Fino a che non potrò lavorare, tornare a tenere le mie lezioni serali alla scuola, finché non potrò accogliere i miei amati studenti di teatro, staremo vicini, anche se distanti, attraverso le dirette Facebook. È uno sforzo che faccio anche per me stessa: ogni sera, esattamente come quando faccio lezione al Cat 23, mi vesto, mi trucco, creo un bel set, preparo le luci e vado in scena su Facebook. È il mio modo per non lasciarmi andare coltivando la speranza di fare una cosa bella per gli altri.

L’appuntamento è sulla pagina di Maria Paola Sacchetti, ogni sera alle 21:00 in diretta, ma anche in qualsiasi altro momento della giornata, accedendo ai contenuti pubblicati.

Link alla pagina Facebook: facebook.com/maria.p.sacchetti

 

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