In via del Porcellana, a due passi dalla stazione Santa Maria Novella, si nasconde ViadelPorcellana59rosso: un piccolo spazio che offre grandi opportunità ai suoi soci, collaboratori, freelance e a tutti i curiosi che vogliono mettersi in gioco, inventarsi o reinventarsi con un nuovo lavoro. Il coworking è stato aperto nel 2017 da Silvia Baracani, architetta e cofondatrice dello spazio Multiverso di Campo di Marte, con l’idea di creare un ambiente lavorativo più… femminile.
Durante la sua esperienza a Multiverso si è resa conto che il mondo dei lavoratori indipendenti era prevalentemente maschile. Ha deciso allora di lanciarsi in un progetto autonomo e dare vita a un nuovo tipo di “sorellanza”. In due anni lo spazio è cresciuto, plasmandosi sulle esigenze delle collaboratrici e delle partecipanti più assidue.
ViadelPorcellana59rosso, il coworking delle imprenditrici
“Il cuore del coworking – racconta Silvia Baracani – non è la promozione dell’imprenditorialità, bensì la costruzione di relazioni che rafforzino le attività reciproche: c’è una rete di persone stretta che conta circa una decina di persone, una più ampia che arriva ad una cinquantina e poi ci sono gli esterni veri e propri che partecipano alle attività o usano gli spazi che mettiamo a disposizione. Un coworking non né è una cooperativa, né una comunità con regole precise. È più un flusso di persone con legami più o meno forti. I profili delle persone che frequentano ViadelPorcellana59rosso sono vari, quello che li accomuna sono l’elevato tasso di scolarizzazione e l’indipendenza”.
Basta dire “Lofoio”: la bottega condivisa dove tutti diventano artigiani
I workshop gratuiti e i laboratori
Proprio per favorire questa indipendenza e le nuove avventure lavorative, il coworking propone un ricco calendario di workshop gratuiti, incontri informali di business therapy e un corso di 16 ore sul Business Model Canvas, “che è stato uno strumento utile primariamente a noi – spiega ancora Baracani – e che grazie al lavoro di Michele Magnani, mio socio anche dentro Multiverso, è diventato un metodo da esportare per aiutare le persone a orientarsi sui propri progetti, vederne la sostenibilità, le criticità e i punti di forza”.
In ViadelPorcellana59rosso è nata anche una bottega, oggi in piena evoluzione. “Oltre al laboratorio di maglieria di Elena Bucciarelli, con Maya Boll, illustratrice e artista, organizzeremo quello di kokedama, una pratica giapponese di coltivazione delle piante fuori dal vaso, e incisione”. Altri ancora sono nel cassetto, in attesa di essere scoperti con l’inizio dell’anno nuovo.