Il termine cashback, letteralmente “denaro che torna indietro”, è una forma di risparmio che consente ai consumatori di ottenere un rimborso sulle spese effettuate.
Si tratta in tutto e per tutto di un incentivo che invoglia gli utenti a spendere più denaro con la consapevolezza che parte di questo tornerà nelle loro tasche; questa strategia è in grado di movimentare l’economia e aiutare la circolazione del denaro. Proprio per questo il governo aveva progettato una forma di cashback di Stato che permettesse alla popolazione di ottenere un rimborso del 10% su alcune spese effettuate utilizzando pagamenti elettronici. Al fianco del cashback di Stato esistono molte altre forme di rimborso di cash, promosse da piattaforme online che, grazie alla convenzione con varie realtà commerciali, possono garantire ai consumatori notevoli risparmi sugli acquisti.
Di seguito cercheremo di capire meglio cos’è il cashback, come funziona e quali sono le modalità che permettono ai consumatori di sfruttare questo strumento di risparmio.
Che cos’è il cashback
Si sente sempre più spesso parlare di cashback, ma qualcuno ancora non sa di cosa si tratti e come sfruttare i vantaggi che offre. Diciamolo subito: non si tratta di uno sconto, ma piuttosto di un rimborso che si ottiene dopo aver speso una certa somma.
Adottato dal Governo per favorire la ripresa economica e incentivare l’uso di forme di pagamento elettronico, il cashback veniva già usato in precedenza da negozi e siti web che permettevano, e permettono tuttora, di ottenere rimborsi sugli acquisti. Tra i leader nel settore del cashback, gift card e codici sconto troviamo Bestshopping, una realtà nata ormai qualche anno fa e che ancora oggi risulta essere tra le più apprezzate nel panorama italiano.
Bestshopping garantisce una percentuale di rimborso prestabilita sugli acquisti effettuati online su e-commerce di realtà commerciali convenzionate che desiderano sfruttare questa opportunità per premiare i propri clienti. Raggiunta una certa soglia di rimborso, che per questo sito è pari a 40€, ma su altri può variare, l’utente ottiene l’accredito direttamente sul proprio conto oppure tramite altre modalità identificate dal promotore dell’iniziativa di cashback.
Come funziona il cashback proposto dai siti web
Chi effettua di sovente acquisti online e desidera risparmiare qualcosa, si starà domandando come fare per iniziare subito a utilizzare uno di questi interessanti siti web. Le modalità possono variare dall’uno all’altro, ma in linea generale è necessario per prima cosa registrarsi al portale e, laddove disponibile, scaricare l’app proprietaria, installandola sullo smartphone o su un altro dispositivo. Solitamente l’iscrizione è gratuita, ma, per non avere spiacevoli sorprese, è importante leggere con attenzione la descrizione del servizio e la pagina delle FAQ per essere certi che non esistano spese o tariffe.
Dopo la registrazione, si potrà subito iniziare a fare shopping, scegliendo tra i negozi convenzionati con il sito che si è scelto di utilizzare. Per ottenere ancora più vantaggi, è possibile tenere d’occhio le promozioni lanciate dagli e-commerce così da ottenere sconti superiori.
Chi si iscrive a un portale di cashback può sfruttare un’ulteriore possibilità data dall’invito di nuovi utenti alla piattaforma; laddove amici, parenti o conoscenti si iscrivessero dopo aver ricevuto il vostro invito, solitamente rappresentato da un codice o da un link, voi riceverete un ulteriore guadagno che potrete spendere come vorrete.
Pro e contro del cashback
I vantaggi offerti dal cashback sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Ognuno di noi effettua acquisti di vario tipo, un po’ per obbligo un po’ per piacere. Sfruttando il cashback è possibile recuperare una parte del denaro speso presso esercizi commerciali convenzionati con la piattaforma scelta. Certo, la percentuale restituita non è elevata e molto spesso gli esercenti impiegano vari giorni prima di confermare il nostro acquisto sul sito e accreditare il denaro. Ciononostante, soprattutto chi effettua molte compere online, può riuscire a risparmiare anche centinaia di euro in un anno. Per riuscirci e naturalmente prestare attenzione alle offerte del momento e scegliere gli e-commerce giusti.
I contro si presentano esclusivamente se si sceglie una piattaforma poco affidabile e collaudata. In generale, orientandosi verso realtà ben consolidate come Bestshopping si va sul sicuro e si può essere certi che il denaro verrà riaccreditato sul proprio conto quando si sarà raggiunta la cifra minima. Al contrario, optando per piattaforme poco conosciute si può rischiare di non vedere mai i soldi risparmiati.
Il cashback di Stato: cos’è e come funziona
Sebbene le finalità per le quali è stato istituito siano diverse da quelle del cashback promosso da siti web e negozi, il risultato è lo stesso: ottenere una ricompensa in termini di percentuale di rimborso sugli acquisti effettuati. Mentre il cashback proposto dalle piattaforme punta sulla soddisfazione dei clienti, quello promosso dal Governo vuole combattere l’evasione fiscale rendendo più appetibile per il consumatore l’utilizzo di carte di pagamento che non di contante.
Lanciato in concomitanza del Natale 2020 e ufficializzato nel mese di gennaio dell’anno successivo, il cashback di Stato, così com’era stato progettato dal governo, si è ormai concluso. La sua finalità principale è stata quella di premiare con un rimborso del 10% gli acquisti effettuati presso negozi fisici con carte di pagamento, ma anche bonifici o wallet digitali. Da questa forma di cashback erano esclusi tutti gli acquisti effettuati online, indipendentemente dalla forma di pagamento usata. Il rimborso riconosciuto veniva calcolato su base semestrale e prevedeva un tetto massimo pari a 1500 euro.
Verso una nuova forma di cashback di Stato
Il governo attuale non ha accantonato l’idea del cashback, ma ha deciso di modificarne drasticamente il funzionamento. È dunque possibile che nel 2023 vedremo un ritorno in pompa magna del cashback di Stato, ma in veste rinnovata. Le spese soggette al rimborso dovrebbero essere esclusivamente quelle detraibili dalla dichiarazione dei redditi, come le spese mediche e quelle veterinarie. Il cittadino che sceglierà di utilizzare l’app dedicata, potrà ricevere immediatamente il rimborso, senza dover attendere la dichiarazione dei redditi.
Da questo punto di vista, non c’è comunque ancora nulla di certo; per questo, attendiamo aggiornamenti per saperne di più.