giovedì, 12 Settembre 2024
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Offerte luce casa: cosa sapere su tariffe e fasce orarie

Riuscire a risparmiare sulla spesa annua di energia elettrica non è una “mission impossibile” e basta fare una rapida ricerca su Google per trovare articoli e pratiche guide che forniscono un gran numero di suggerimenti. Sono indubbiamente consigli utili, ma il risparmio energetico passa anche dalla conoscenza di determinati meccanismi che hanno un impatto notevole sulla bolletta: il tipo di tariffa applicata e le fasce orarie di consumo.

Sapere come funzionano questi meccanismi può indirizzare in modo positivo il nostro approccio all’utilizzo dell’energia con conseguente considerevole risparmio.

In altri termini: se ci troviamo a valutare le varie luce casa offerte, saremo sicuramente facilitati nell’avere le idee chiare su tariffe e fasce orarie.

Consumi di energia elettrica: ogni nucleo familiare è un caso a sé stante

Una valutazione obiettiva delle offerte luce non può prescindere da un’analisi di come l’energia elettrica viene utilizzata dagli abitanti della casa. Si devono considerare infatti il numero dei componenti il nucleo familiare, gli orari di maggiore utilizzo dell’energia, il tipo di illuminazione, il numero di elettrodomestici particolarmente energivori (la lavastoviglie, per esempio, oppure un condizionatore o una stufa elettrica) ecc.

Fatta questa analisi, è opportuno avere chiaro il funzionamento delle fasce orarie.

Come funzionano le fasce orarie

Le principali fasce orarie di consumo energetico sono tre: F1, F2 ed F3; con F23 si indica invece l’accorpamento delle fasce F2 ed F3. C’è poi la F0, fascia virtuale usata per indicare che il prezzo dell’elettricità è sempre lo stesso a prescindere dall’orario.

Attenzione: le fasce orarie non cambiano a seconda dei diversi fornitori; esse, infatti, sono stabilite da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti. Gli orari sono i seguenti:

  • F1 (orario di punta): dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00 con l’eccezione delle festività nazionali.
  • F2 (orario intermedio): dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00; il sabato dalle 7:00 alle 23; sono escluse le festività nazionali.
  • F3 (orario non di punta): dal lunedì al sabato dalle 00:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00; è attiva, inoltre, tutta la giornata nei giorni di domenica e negli altri giorni festivi.

La fascia F1 è la più costosa, il costo poi si riduce negli orari della fascia F2 e si abbassa ulteriormente nelle ore definite dalla fascia F3.

Fasce orarie e tariffe: il nesso

Avere la consapevolezza di come funzionano le fasce orarie fa la differenza nella scelta della tariffa.

Se il nucleo familiare utilizza l’energia elettrica soprattutto negli orari di punta (fascia F1) dovrebbe considerare la possibilità di scegliere un’offerta con tariffa monoraria (fascia F0); optare per una multioraria non è la scelta più opportuna.

Se il nucleo familiare sfrutta più intensamente l’energia elettrica nella fascia intermedia e in quella non di punta (quindi F2 e F3) e solo sporadicamente consuma in fascia F1, allora è consigliabile una tariffa bioraria (che considera le fasce F1 e F23).

Infine, se il nucleo familiare fa registrare il top dei consumi negli orari serali, in quelli notturni e nei week-end, l’opzione migliore è la tariffa multioraria (fasce F1, F2 e F3).

Va da sé che tutte le operazioni energivore che possono essere rimandate (per esempio quelle che comportano l’utilizzo di elettrodomestici come lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie ecc.) dovrebbero essere effettuate nelle ore notturne, che sono le meno costose in assoluto.

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