venerdì, 10 Gennaio 2025
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Assegno unico 2025: ridefinite le tabelle dell’importo

In arrivo lievi aumenti, per l'adeguamento dell'assegno all'inflazione. Attenzione alla scadenza dell'Isee

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Per l’Assegno Unico 2025, riconosciuto alle famiglie che hanno figli a carico, scatta l’adeguamento dell’importo all’aumento del costo della vita, con modifiche alle tabelle del sussidio. In gergo si parla di “rivalutazione“, un meccanismo simile a quello delle pensioni che prevede dei ritocchi in base all’andamento dell’inflazione. Quest’anno ci sarà un lieve incremento della cifra, visto il rallentamento della corsa dei prezzi. Attenzione poi alla scadenza dell’Isee: è necessario aggiornare questo indicatore per non rischiare di vedersi pagare l’importo minimo dell’Assegno Unico. Ecco una guida pratica.

La scadenza dell’Isee: cosa fare per il “rinnovo” dell’Assegno Unico 2025

Come successo negli anni passati, le famiglie che già ricevevano l’Assegno Unico 2025 – in base alle tabelle Isee – non devono presentare una nuova domanda, ma devono fare attenzione alla scadenza dell’Indicatore della situazione economica equivalente. Se non si aggiornerà entro il 28 febbraio 2025, l’Inps dal 1° marzo in poi pagherà solo l’importo minimo.

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Ci sarà comunque tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’Isee e vedersi così riconosciuti gli arretrati. Si può fare online sul sito dell’Inps o rivolgendosi a Caf e patronati. Se non si aggiorna l’Isee entro il 30 giugno, si riceverà l’importo minimo per tutto l’anno.

L’aumento dell’Assegno Unico 2025: ridefinite le tabelle

Il pagamento della nuova annualità dell’Assegno Unico parte dal 1° marzo, da quando scatta anche l’aumento dell’importo del +0,8%, calcolato in base alla propria fascia Isee. Si tratta di un lieve incremento, pochi centesimi di euro, che si basa sull’indice di rivalutazione fissato dall’Istat. Dunque la cifra minima, riconosciuta per ciascun figlio a carico in favore delle famiglie con i Isee superiore a 45.574,96 euro o a chi non ha presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica, passa da 57 a 57,45 euro mensili. La cifra massima dell’Assegno Unico per i nuclei familiari nella fascia Isee fino a 17.090,61 euro dal 1° marzo 2025 salirà da 199,40 euro a 200,99 euro.

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Il calcolo dell’importo dell’Assegno Unico non dipende soltanto dalla tabella delle fasce Isee. Sono previste maggiorazioni in questi casi:

  • nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo);
  • Famiglie con 4 o più figli e genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
  • Mamme con meno di 21 anni;
  • figli affetti da disabilità;
  • figli piccoli con meno di un anno;
  • figli tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e Isee fino a 45.574,96 euro.

Per il primo mese del 2025, chi percepisce l’Assegno Unico riceverà il pagamento tra il 15 e il 17 gennaio. L’Inps non ha ancora diffuso il calendario per i successivi mesi, si attende un messaggio dell’Istituto di previdenza.

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Cos’altro cambia nel 2025

La legge di bilancio 2025 ha introdotto una novità per chi riceve questo sostegno: nel 2025 il pagamento dell’Assegno Unico (AU) non influirà sul calcolo dell’Isee.

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