Non servono larvicidi chimici: il migliore rimedio naturale contro le zanzare sta tutto in quattro centimetri. Le bio-armi sono dei pescetti color grigio, le gambusie. Lunghe meno di un mignolo, hanno un’ottima capacità di adattamento agli ambienti ostili e soprattutto divorano le larve di questi insetti.
Ogni anno i pesci mangia-zanzare sono allevati alla periferia sud ovest di Firenze per poi finire nei “laghetti” pubblici di mezza città, come soluzione biologica al proliferare dei fastidiosi insetti nelle acque stagnanti. Il quartier generale è dentro il Parco degli animali di Firenze, il canile rifugio, in zona Ugnano.
L'idea dei pesci mangia-zanzare
Cinque anni fa tre operatori della struttura hanno avuto l’idea di rispolverare questa antica “tecnica” già usata nell’Ottocento per bonificare le zone paludose della Maremma. Allora questa specie fu importata in Italia dal Messico.
Oggi nel Parco degli animali sono presenti 4 vasche dove hanno casa i piccoli pesci, più un quinto laghetto usato a scopi didattici. Dal 2011 nelle fontane di Firenze sono finite diverse migliaia di gambusie. Dalla vasca della Fortezza da Basso a quella in piazza della Libertà, fino al Bobolino e al Giardino delle Rose, i primi zanzara-killer quest’anno sono stati inseriti all’inizio di maggio, con altre “incursioni” programmate durante tutta la primavera.
Gambusia: un rimedio naturale contro le zanzare
Una misura di prevenzione importante, basti pensare che le zanzare adulte possono spostarsi anche di 10 chilometri dal luogo di nascita. La gambusia è naturalmente programmata per cacciare le uova dei mosquitos. I pesci vanno in letargo durante l’inverno, mentre in primavera iniziano l’attività per arrivare al massimo con il caldo estivo, come le loro prede.
Attenti ai killer dei pesci: le tartarughe “da luna park”
Questo larvicida naturale ha però un nemico: le tartarughe acquatiche comprate nei negozi o vinte al luna park, che in poco tempo raggiungono dimensioni ragguardevoli e sono carnivore. Niente paura, l’uomo non ha nulla da temere, al massimo qualche morso, ma le tartarughe abbandonate nelle vasche pubbliche fanno piazza pulita di pesci, ancor peggio nei fiumi.
Per questo l’ufficio animali del Comune di Firenze ha attivato il “progetto tartarughe”: le testuggini di acqua dolce trovate in città, sono trasferite in una coppia di vasche alle Cascine, una per i maschietti, l’altra per le femminucce.