Oggi compie 42 anni, l’icona del calcio fiorentino. Chi è? Naturalmente il nostro Re Leone: Omar Gabriel Batistuta. Doveva essere un capriccio di Vittorio Cecchi Gori in realtà è, forse, insieme a Van Basten (per altro centravanti molto diversi) l’attaccante più forte di sempre. Con 56 gol è il miglior realizzatore nella storia della Nazionale argentina; con 152 gol è il miglior marcatore della Fiorentina in Serie A, squadra di cui è stato anche capitano nel corso degli anni novanta. Inoltre, con 184 reti, è al 9º posto nella classifica dei marcatori della Serie A. Nel 1994 ha stabilito il nuovo record di gol in giornate consecutive nel campionato italiano (11), in precedenza appartenente ad Ezio Pascutti. Infine, detiene la miglior media gol in relazione alle partite giocate tra i giocatori con almeno 300 partite in Serie A dal 1965 ad oggi (0,58). Inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori della storia, redatta in occasione del Centenario della FIFA.
BUON COMPLANNO RE LEONE! Gabriel Batistuta nasce il 1º febbraio 1969 a Reconquista, un piccolo paese vicino a Santa Fe, in Argentina: suo padre, Omar Batistuta, è un macellaio, mentre la madre Gloria una segretaria scolastica; oltre a Gabriel, in famiglia ci sono anche le tre figlie minori, Alejandra, Elisa e Gabriela. Conosce Irina Fernández all’età di sedici anni, durante la sua quinceañera e, nonostante lei lo ignori all’inizio, i due si sposano 5 anni dopo, esattamente il 28 dicembre 1990. In seguito, hanno quattro figli: Thiago (nato a Firenze, ora un attore), Lucas, Joaquin e Shamel.
IL DEBUTTO CON LA FIORENTINA. La prima presenza in Serie A avvenne contro la Juventus al Delle Alpi, mentre la prima rete una settimana più tardi contro il Genoa. La prima stagione in maglia viola, nel 1991-92, si concluse con 27 presenze e 13 gol. La prima tripletta la realizzò contro il Foggia, mentre la prima doppietta a Roma in un memorabile 1 – 3 per i viola. Nella sua prima stagione Batistuta apparve un giocatore giovane molto potente e prolifico ma ancora grezzo nel tocco di palla. Il centravanti argentino continuò il suo ottimo trend di realizzazioni l’anno successivo, con tre doppiette nelle prime sette partite contro Lazio, Inter e Sampdoria e segnando 16 gol in 32 partite: tuttavia la tormentata stagione viola, iniziata tra l’altro molto bene, finì con una drammatica retrocessione in Serie B, quasi inspiegabile… Emblematiche e celebri divennero le immagini dell’ultima giornata di campionato, con Batistuta in lacrime per la retrocessione nonostante un 6 – 2 in casa contro il Foggia.
ANCORA NEI CUORI DEI TIFOSI. Nel frattempo, in nazionale Gabriel regala un’altra Coppa America alla nazionale argentina, realizzando una doppietta in finale contro il Messico. Nella stagione 1997-98 Batistuta segnò 21 gol in 31 partite e in quella successiva concluse il girone d’andata con 17 reti in altrettante partite. Grazie ai gol di Batistuta la Fiorentina si trovò a combattere per lo scudetto ma a febbraio nella partita contro il Milan Batistuta fu vittima di un infortunio che lo tenne fuori per più di un mese dal campo di gioco. Concluse comunque l’annata con 21 gol in 28 partite. Quell’anno è stato l’ultimo anno dove la Fiorentina ha lottato per lo scudetto (senza quell’infortunio sarebbe stato il terzo n.d.r.), ovvero più di 13 anni fa. Troppi, veramente troppi: auguri Re Leone!
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