venerdì, 6 Giugno 2025
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Tornatore a Firenze incontra il pubblico (in piazza)

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Vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero nel 1990, 4 David di Donatello, per non parlare di Nastri d'argento, Golden Globe e altri meriti cinematografici. Giuseppe Tornatore sarà ospite a Firenze per ricevere il Premio Fiesole ai maestri del cinema 2014.

TORNATORE A FIRENZE

Firenze si prepara ad accogliere un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e montatore italiano. Per dirlo con un nome, Giuseppe Tornatore. Un uomo umile e attento ai problemi sociali. Partendo da un piccolo paese della Sicilia, Bagheria, nella sua carriera ha saputo valorizzare  il cinema italiano portandolo anche al di fuori dei confini dello Stivale.

Il premio promosso dal Comune di Fiesole,Gruppo Toscano del sindacato nazionale critici cinematografici italiani e Fondazione sistema Toscana, vuole essere un modo per sottolineare tutte quei valori e quelle caratteristiche che fanno di Tornatore il regista che è.

DOVE E QUANDO

Tornatore arriverà a Firenze domenica 20 luglio. Dalle 18 risponderà a domande e curiosità dei presenti. L'incrontro si svolgerà nella terrazza del Teatro romano di Fiesole. Accanto al regista – fanno sapere gli organizzatori – anche l'attore Gabriele Lavia e il critico cinematografico Enrico Magrelli. Verrà anche presentato il volume dedicato al regista realizzato dal Gruppo toscano Sncci, “L'uomo dei sogni,il cinema di Giuseppe Tornatore” di Marco Luceri e Luigi Nepi.

IL REGISTA IN PIAZZA SS. ANNUNZIATA 

In serata, Tornatore assisterà insieme al pubblico presente in piazza Ss. Annunziata alla proiezione di La leggenda del pianista sull'oceano. Come già annunciato in occasione della presentazione del cinema gratuito in piazza a Firenze “Apriti Cinema”  l'evento quest'anno ha dedicato un'intera sezione di film proprio al regista siciliano vincitore del premio fiesolano.

Tasse più basse, cosa cambia a Firenze

Sorpresa, Nardella rottama l’Irpef, prima del previsto. A Firenze, per chi guadagna meno di 25mila euro lordi l’anno, l’imposta sarà azzerata fin da quest’anno. 

Cos’è l’addizionale

In gergo si chiama “addizionale comunale Irpef”. Per chi non è avvezzo a questioni fiscali si tratta di quel numerino (0,2% fino ad ora a Firenze) che si va a sommare all’Irpef dovuta allo Stato e all’altra addizionale che va invece alla Regione. Normalmente i lavoratori dipendenti  si vedono “arrivare” in busta paga la mini-tassa comunale a fine anno.

Chi avrà lo “sconto” Irpef a Firenze

La soglia limite sono i 25mila euro lordi annui di reddito. Chi sarà sotto non pagherà l'addizionale, circa 137mila fiorentini secondo i dati del Comune. Fatti due conti sulle dichiarazioni dei redditi gigliate, questa sorta di bonus fiscale in versione fiorentina riguarderà circa 137mila cittadini.  

Quanto si risparmia

In media le cifre che rimarranno in tasca ai contribuenti fiorentini non saranno altissime (si aggirano in media intorno ai 30 euro), ma sempre meglio di niente. 

Chi supera i 25mila

Chi invece scollinerà quota 25mila euro l'anno continuerà a pagare lo 0,2% di addizionale Irpef comunale a Firenze. In questo caso si tratta di circa 85mila persone.

Foto: Il Reporter – GC

Quando

La decisione sarà approvata nero su bianco insieme all’approvazione del bilancio di previsione, che arriverà in Consiglio comunale, tra poche settimane alla fine di luglio.

Perché nel 2014

Il sindaco Dario Nardella è riuscito a mettere nel sacco già nel 2014 una rivoluzione delle imposte che inizialmente aveva previsto solo a partire dal 2015. Solo qualche settimana fa aveva annunciato il dimezzamento dell’addizionale Irpef a Firenze quest’anno. E invece è saltata fuori una buona notizia.

Nel salvadanaio di Palazzo Vecchio arrivano più soldi del previsto dallo Stato per l’Imu 2013: per l'esattezza 4 milioni e 650mila euro in più rispetto a quanto preventivato. In parole povere gli uffici del Ministero delle Finanze hanno calcolato in modo errato la cifra che si sarebbe ricavata nel 2013 dall’imposta sulla casa a Firenze. E ora da Roma arriva il rimborso milionario.

“Lo Stato ci ha finalmente riconosciuto quanto ci doveva sul gettito Imu – ha commentato su Facebook Dario Nardella – sono convinto che abbassando le tasse partendo dai redditi più svantaggiati combattiamo la diseguaglianza e diamo una spinta concreta ai consumi per superare questa crisi soffocante”.

Barriere fisse e galleria commerciale, la stazione Smn prova a ripartire

Un incontro per il futuro della stazione di Santa Maria Novella, negli ultimi tempi finita più volte sotto i riflettori. E' quello che si è tenuto a Roma tra il sindaco di Firenze Dario Nardella e Michele Elia, ad di Ferrovie dello Stato.

STAZIONE

Le questioni affrontate sono state quelle delle barriere anti-accattonaggio e della nuova galleria commerciale che nascerà alla stazione. “Un incontro molto positivo, che replicheremo a settembre a Firenze per verificare l'attuazione degli impegni”, commenta Nardella.

GALLERIA COMMERCIALE

“Abbiamo affrontato – ha spiegato ancora il sindaco – molti temi che riguardano la stazione di Santa Maria Novella. Elia mi ha assicurato che i lavori alla galleria commerciale sotto la stazione ripartiranno tra pochi giorni, così come quelli per la ciclostazione e la sistemazione delle aree esterne”.

BARRIERE FISSE

“Ferrovie, inoltre – ha concluso Nardella – si è impegnata ad aumentare la sicurezza dei viaggiatori che quotidianamente frequentano la stazione rendendo permanenti con opere fisse le recenti misure di sicurezza e tutela dei passeggeri in stazione”.

I Modena City Ramblers sul palco

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Dopo numerose date fatte in Toscana e nell'hinterland fiorentino, i Mcr tornano per un'altra data del tour con cui celebrano i vent'anni dall'uscita del loro primo album "Riportando tutto a casa". Ecco alcuni scatti del concerto del 16 maggio scorso al "Prato a tutta birra", una delle tante date del "Venti Tour".

Uffizi, lavori in corso: il valzer dei capolavori

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6 sale degli Uffizi, quelle che vanno dalla 2 alla 7 e che solitamente ospitano le tre enormi maestà di Giotto, Cimabue e Duccio di Buoninsegna, oltre a opere del Trecento e del primo Rinascimento fiorentino.

La durata dei lavori

A partire dal 22 luglio (e fino alla primavera 2015) resteranno chiuse al pubblico per lavori di manutenzione, che trasformeranno gli ambienti in modo da renderli sempre più “a misura di visitatore” (verrà rifatto l'impianto di condizionamento e il sistema di illuminazione, che farà dialogare la luce artificiale a quella naturale).

Le sale

Si tratta delle prime sale che i visitatori incontrano entrando nel museo, e per la precisione sono quelle che ospitano capolavori come le Maestà di Cimabue, Giotto e Duccio da Buoninsegna, oltre ad opere del Trecento fiorentino e senese, del gotico internazionale e del primo Rinascimento, ovvero alcuni dei capolavori più importanti contenuti nel museo fiorentino.

Per vedere Giotto come si fa?

Niente paura. Visitatori, turisti e appassionati, potranno ammirare comunque molte delle opere conservate nelle sale interessate dai lavori. La gran parte è stata momentaneamente trasferita nelle sale 43, 44 e 45 con un nuovo e temporaneao allestimento.

A rischio la cassa integrazione in deroga

Perdita della cassa integrazione in deroga e rischio licenziamenti per quasi 18mila lavoratori nella nostra regione. Questo l'allarme lanciato da Ciro Recce, segretario generale aggiunto della Cisl Toscana.

Senza alcun provvedimento del Governo – denuncia il sindacato – dal 31 agosto molti cassa integrati resteranno senza sostegno economico o peggio verranno definitivamente licenziati, mentre al momento i pagamenti sono in ritardo in media di 6-8 mesi. Tra le province con più lavoratori coinvolti ci sono Firenze, Pistoia, Lucca e Pisa.

I numeri della “crisi” della cassa integrazione

Stando ai dati del sindacato, in Toscana durante gli ultimi 5 anni sono state quasi 70mila le richieste di autorizzazione di cassa integrazione in deroga da parte delle aziende. Solo nel 2013 sono state poco più di 17mila le domande, già tutte autorizzate, per un totale di quasi 34mila lavoratori, mentre sono rimaste finora escluse dalla copertura finanziaria le 7mila domande presentate nel 2014. Il settore che ricorre di più alla cig è il manifatturiero, seguito dal commercio e dal noleggio. 

Sbloccati fondi, ma non bastano

Solo ieri, spiega ancora la Cisl Toscana, i Ministeri del Lavoro e dell'Economia hanno sbloccato 400 milioni di euro per chiudere le code del 2013 e pagare le prime anticipazioni del 2014. “Il Governo – afferma Recce – ha deciso la proroga della possibilità di concedere la cassa integrazione in deroga, ma soltanto fino al 31 agosto prossimo, ovvero tra un mese e mezzo scarso: e dopo cosa succederà?”.

In programma due manifestazioni

Per questi motivi sono state organizzate da Cisl, Cgil e Uil due manifestazioni a Roma, in piazza Montecitorio. La prima è organizzata per il 22 luglio e sarà rivolta alle regioni del nord (compresa la Toscana); la seconda sarà invece il 24 luglio.

La ragazza che gira Firenze con la valigia rossa

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Galeotta fu una paperella regalata da un amico. Gialla, con gli occhi dolci e… vibrante. È stato un sex toy a incuriosire Samatha, 28 anni. È la prima consulente della “Valigia Rossa” a Firenze, in ordine di tempo: dal 2011 con un pesante trolley rosso, gira di casa in casa, incontra ragazze e signore per 2 ore e mezzo di “lezione” sul benessere sessuale. “Con la paperella, in gergo si chiama rubber duckie, ho scoperto un mondo colorato fatto di oggetti di design e molto eleganti”, racconta.

La ragazza dalla Valigia Rossa

L’idea è nata in Spagna (là si chiama La Maleta Roja) ed ha presto spopolato anche da noi. Adesso La Valigia Rossa è un’azienda a tutti gli effetti italiana.  Succede un po’ come per le dimostrazioni a domicilio di aspirapolvere: c’è un’azienda “madre” (www.lavaligiarossa.it) e tante consulenti, 4 per Firenze e Toscana, 90 in tutta Italia.

Senza arrossire

In questo caso però si parla di sesso, senza peli sulla lingua. Da donna a donna. Samantha – “come quella di Sex and the City: non è un nome d’arte, me lo chiedono tutti”, dice ridendo – non è una semplice venditrice porta a porta. Si definisce “consulente del benessere sessuale”, dà le dritte giuste per vivere al meglio le relazioni tra le lenzuola e propone “gadget” per stimolare l’intesa.

Come funziona

Le clienti, gruppi di una decina di amiche, la chiamano direttamente. “Il passaparola funziona tanto”, assicura. Poi viene fissato un appuntamento nella casa messa a disposizione da una delle interessate e infine c’è la consulenza. Si va dalle ventenni, fino alle lady over 60: Samantha incontra 40 donne al mese e le richieste sono in crescita.

 

Le riunioni della valigia rossa a Firenze

“L’atmosfera è distesa, si fanno due chiacchiere tra amiche di fronte a un tè – spiega – pian pianino iniziamo ad affrontare i vari temi legati alla sessualità, alla salute alla relazione di coppia”. Al termine, a turno e in privato, ogni partecipante può fare le sue domande personali alla consulente. Orgasmo, punto G, come risvegliare la libido dopo tanti anni di convivenza: i quesiti sono di tutti i tipi. “Molte persone si vergognano a fare domande al proprio ginecologo o al medico – continua Samantha – noi siamo un tramite, diamo consigli e indirizziamo le persone agli specialisti”.

Il contenuto della valigia rossa

Ma cosa mai custodisce il bagaglio d’ordinanza? “Il mio peserà sui 24 chili”, sospira. Le è stato consegnato dopo una serie di corsi e dopo i colloqui con la sessuologa della Valigia Rossa. Dentro ci sono petali di rosa, candele, oli per massaggi e commestibili, lingerie, preservativi maschili e femminili, oral safe, giochi erotici per lei. “Stiamo molto attente ai materiali, anallergici e senza sostanze nocive – precisa – per questo le donne spesso non si fidano a comprare su internet”.

I maschietti, I più spendaccioni

Ma le riunioni della Valigia Rossa non sono for women only, alcune arrivano accompagnate dal loro partner. “Gli uomini sono quelli che comprano di più e fanno un gran numero di domande”. L’articolo più gettonato? Dragon, una lozione a base naturale, un vasodilatatore che dona piacere all’uomo ma – assicura l’esperta – anche alla donna.

100 anni di Ginettaccio, tra pedalate e visite

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Nasceva 100 anni fa, Ginettaccio. Esattamente il 18 luglio 1914, a Ponte a Ema. E ora, in occasione del centenario della sua nascita, Bartali sarà ricordato con una serie di iniziative.

VISITE GUIDATE

L’associazione MUS.E propone ad esempio una serie di visite guidate al museo del Ciclismo Gino Bartali (via Chiantigiana 173) venerdì 18 luglio dalle 15 alle 17. Le visite saranno proposte in forma gratuita ogni mezz’ora, per un massimo di 25 partecipanti per volta, e consentiranno di rivivere gli anni del ciclismo sportivo in cui correva Gino Bartali oltre che di approfondire le tematiche del mondo della bicicletta. Oltre ai cicli, ai trofei e ai cimeli legati alla storia di Bartali, sarà quindi possibile osservare esemplari storici di biciclette, da corsa e non, realizzate a cavallo fra Ottocento e Novecento.

PONTE A EMA

Ma c'è anche altro, perché tutta Ponte a Ema sarà protagonista, dal 18 al 20 luglio, dei festeggiamenti per il centenario della nascita di Gino Bartali, organizzati dall'associazione Amici del Museo del Ciclismo Gino Bartali e da Supra Vires Audaces, con il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli. Il 18 luglio alle 9.30 è in programma l'apertura del museo e una Messa, alle 10.30 l'inaugurazione della collettiva di pittura sul tema “Bartali e il ciclismo”, a cura dell'associazione Toscana Arte-Cultura. A seguire è previsto un omaggio alla tomba di Gino Bartali, oltre alla proiezione di filmati inediti nella sala video del museo. Dalle 13 alle 19 ci sarà l'apertura della mostra “Auto-Moto-Biciclette dei Mestieri”, mentre alle 17 la presentazione del libro “Bartali su strada più forte di tutti”, di Giovanni Castagnoli.

LA CENA

E ancora, alle 18 si terrà l'esibizione di Giuliano Calore, recordman di ciclismo estremo (Guinness dei Primati), mentre alle 18.30 la sfilata del corteo storico della contrada Alfiere di Bagno a Ripoli. Si arriverà così alle 20.15, quando è in programma la cena sotto le stelle nella terrazza del museo: il prezzo della cena è di 25 euro, la prenotazione consigliata. Saranno dati riconoscimenti a coloro che si sono distinti nella vita del museo, e saranno presenti anche i figli di Gino, Biancamaria e Luigi Bartali.

PEDALATA

Sabato 19 luglio è poi in programma la pedalata storica “Sulle strade di Gino”, e domenica 20 luglio un fondo cicloamatoriale, entrambi organizzati dalla A.S.D. Supra-Vires Audaces.

 

La carica dei 40mila per Ligabue a Firenze

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I tweet (#LigabueaFirenze) si sono sprecati durante tutta la giornata: dalla Toscana (ma anche da fuori regione) in 40mila sono arrivati al Franchi per il Mondovisione tour, che ha riportato dopo 4 anni il rocker negli stadi italiani.

Un vero e proprio rock-show quello di Ligabue a Firenze, con un palco super-tecnologico, un immenso maxischermo, grafiche spaziali e una grande palla luminosa alla fine della passerella.

La lunga attesa per Liga

I primi fan, i più agguerriti, in coda da ore e ore fin dal primo mattino, sono riusciti a “penetrare” all’interno del Franchi alle 15.30, per assicurarsi il posto migliore. Ad accogliere gli spettatori un esercito di volontari: circa 200 persone della Fondazione Tommasino Bacciotti e del Movimento Shalom. Ligabue è salito sul palco alle 21.30, con il primo giro di chitarra. Brano d’apertura: “Il muro del suono”, dando via a uno spettacolo che si è concluso poco prima di mezzanotte.

Traffico in tilt

E come previsto prima del concerto di Ligabue a Firenze, il traffico nella zona di Campo di Marte è andato in tilt per la grande affluenza di spettatori, fin dal tardo pomeriggio, anche per la concomitanza dell’evento con la final six della Volleyball world league. “Una grande festa di musica e sport – ha commentato su Twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella – grazie agli organizzatori, agli agenti della polizia municipale e ai volontari”

Foto del concerto di Ligabue a Firenze: Bit Concerti

Caccia ai giardini a misura di pranzo

Quando la pausa pranzo a Firenze si fa salata, i fiorentini portano il pasto da casa. Cresce anche da noi il numero di chi si affida al fai-da-te: contenitore ermetico, cibi preparati la sera prima o la mattina presto, ricette semplici e spirito d’adattamento.

Il popolo col “cestino del pranzo”, complice la bella stagione, si spinge nei parchi, a caccia di un tavolo da pic-nic: le aree attrezzate nei giardini pubblici però non sono molte. Ecco una mappa per consumare il pranzo portato da casa, nel verde e senza accontentarsi di una misera panchina.

 

Centro storico, zona rossa

Ahimè è la più sfornita di tavoli da pic-nic. Per ovviare, i fiorentini pasto-muniti devono spingersi ai margini del centro storico e anche qui le “postazioni” sono limitate.

Poco fuori porta San Niccolò, ci sono i tavoli del parco della Carraia, in via dell’Erta Canina. Bisogna essere pronti ad affrontare 100 metri in salita. Sempre in Oltrarno, zona San Frediano, c’è il giardino dell’ex Gazometro. Attenzione però, i posti per gli impiegati affamati sono limitati: a disposizione ci sono solo un paio di tavoli.

Verso la periferia, per la pausa pranzo a Firenze

Situazione migliore se usciamo dall’anello dei viali. Per consumare il pranzo preparato a casa, accompagnato con l’acqua di alta qualità del fontanello, c’è il giardino di via Maragliano o quello di viale Fanti a Campo di Marte. Aree attrezzate anche nel Parco Pettini (in via Faentina 135, per chi lavora in zona Cure) e nell’area verde di via di San Salvi.

Dall’altra parte dell’Arno, zona Firenze sud, c’è il regno del pranzo a sacco: l’Anconella e l’Albereta (da piazza Ravenna a via di Villamagna). La striscia di verde che corre lungo il fiume è disseminata da tavoli ottimi per il pic-nic da ufficio.

Parco del Boschetto Firenze, Limonaia di Villa Strozzi

Il parco di Villa Strozzi. Foto: Il Reporter – GC

Tra Legnaia e l’Isolotto

Per chi invece lavora nel quadrante sud ovest della città ci sono 3 grandi parchi dove avventurarsi con il cestino da pranzo: Villa Vogel, in via Canova; il parco dell'Argingrosso, meno conosciuto ma dotato anche di un laghetto e il parco di Villa Strozzi, celebre  tra gli autoctoni come il “Boschetto”, quasi 94mila metri quadri verdi (entrata da via di Soffiano, via Pisana vicino a piazza Pier Vettori e da via Monte Oliveto). 

In quest’ultimo caso è consigliabile varcare il cancello solo se si ha una pausa lunga: i tavoli si trovano in cima al parco. 

Rifredi e Novoli con pranzo al seguito

Rifredi può contare sui tavoli del parco di Villa Stibbert, collegato con quello di Villa Fabbricotti (ingresso da via Vittorio Emanuele II). Salendo più in collina c’è il parco Ruspoli (in via Montughi). Un solo sparuto tavolo invece in viale Guidoni, nell’area giochi per bambini creato nell’area dell’ex scuola Caterina de' Medici. Una manciata di postazioni nell’area verde di via Toscanini (zona via Baracca).

Pre proseguire questa caccia al tavolo perfetto, sul sito del Comune di Firenze dedicato ai giardini è possibile cercare l’area verde più adatta per la pausa pranzo a Firenze.