domenica, 20 Luglio 2025
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Papa Wojtyła su iPad e iPhone

E’ stato il primo Papa a invitare i fedeli di tutto il mondo a non aver paura delle nuove tecnologie. Adesso arriva su iPad e iPhone, grazie a una idea made in Toscana.

TECNOLOGIA A SERVIZIO DELLA FEDE. “Non abbiate paura delle nuove tecnologie! Esse sono tra le cose meravigliose che Dio ci ha messo a disposizione per scoprire, usare, far conoscere la verità”, diceva Giovanni Paolo II. E adesso continuerà a parlare ai suoi fedeli proprio attraverso i nuovi ritrovati dell’elettronica.

L’APP. In occasione della beatificazione di Carol Wojtyła, un’azienda toscana ha realizzato un’applicazione per iPhone e iPad che racchiude i pensieri, le riflessioni e le preghiere di Giovanni Paolo II. Dai suoi scritti è stata tratta una raccolta di mille espressioni. L’app propone questi brani attraverso sei sezioni tematiche (un viaggio cronologico attraverso i 26 anni del pontificato) e per genere, in base al contesto nel quale è avvenuta la citazione.

IDEATORI. Il software è stato realizzato da “Edizioni Rinnovamento nello Spirito Santo” e da goWare-italian apps, azienda dell’Incubatore d’impresa del Polo Tecnologico di Navacchio, con sede a Cascina (Pisa).

Sesso: le dimensioni contano

Uomini, armatevi di righello, perché in amore c’è solo una lunghezza che conta: è quella dell’anulare. A dirlo uno studio internazionale secondo il quale dalle dimensioni di questo dito si può “misurare” quanto è sexy una persona.

IL TEST DEL DITO. La ricerca, svolta dall’Università di Ginevra e pubblicata alla rivista Proceedings of the Royal Society B, ha misurato il rapporto tra la lunghezza dell’anulare e quella dell’indice di 49 uomini. A 80 donne tra i 18 e i 34 anni è stato poi chiesto di valutare la mascolinità e l’attrattività di ogni soggetto maschile, basandosi solo sulla foto del volto, sul suono della voce e sull’odore corporeo.

DITO LUNGO, MOLTO SEXY. Il risultato? Gli uomini che venivano percepiti come i più sexy, in tutti i casi, erano quello che avevano l’anulare più lungo. Una caratteristica che ha una precisa spiegazione scientifica.

ORMONI. La lunghezza dell’anulare, dicono gli esperti, è determinata dall’esposizione al testosterone fin dai primi stadi dello sviluppo durante la gravidanza. Questa condizione influisce anche su altre caratteristiche, come la simmetria del volto, che sono più attrattive per le donne.

Recensione Film Habemus Papam

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Dio vede in me capacità che non ho. Dove sono, dottore? Le cerco e non le trovo

Habemus Palma d’Oro a Cannes? A maggio avremo risposta a questa pruriginosa domanda, intanto parliamo dell’ultimo film di Nanni Moretti. Questa pellicola era un progetto su cui il regista romano aveva già messo mano da qualche anno, ma che non era mai stato portato avanti, soprattutto per motivi di costi. Voci di corridoio parlano di cifre al di sopra dei 7 milioni di euro, spesi per le ambientazioni dato che il Vaticano non ha concesso l’autorizzazione a girare scene nella propria sede. Il tentativo in cui Moretti si è cimentato era arduo, complicato nel gestire e il risultato è un film affascinante per certi aspetti, incompiuto sotto altri.

Morto un papa se ne fa un altro. Il detto lo conosciamo tutti e pressappoco anche le dinamiche che avvengono all’interno del Conclave che decide il nuovo Pietro. Anche  questa volta i Cardinali si riuniscono e dopo due fumate nere trovano una maggioranza di preferenze che porta un nome inatteso ( soprattutto per le scommesse dei bookmakers): il Cardinale Melville. Lui per primo rimane stravolto da questa scelta a cui deve sottostare, ma il senso di inadeguatezza, soprattutto nei confronti del suo predecessore, lo coglie fin da subito tanto che non sa nemmeno che nome scegliersi. Quando le ante della finestra si aprono si blocca prima che  il mondo lo conosca e il protodiacono riferisca il suo nome. 

E qui che la vicenda personale di Melville ( un incredibile Michel Piccoli) entra in scena con il suo tracollo, con i suoi desideri che ora dovranno essere messi da parte per un bene comune più alto ( anche lo spettatore meno attento non potrà non trovare delle rassomiglianze con Papa Wojtyla: entrambi amanti del teatro, entrambi bisognosi del contatto umano con la gente comune). Per risolvere questa debacle emotiva viene chiamato uno psicanalista (Moretti): anzi lo Psicoanalista, il migliore nel suo campo.

Diciamo che con un incipit così forte, bellissimo da vedere anche grazie alla fotografia e  ai costumi e con uno spunto così fine ed esplosivo, quello che manca poi è una sceneggiatura all’altezza. I due protagonisti non si incontrano mai realmente, vivono  le proprie inadeguatezze l’uno lontano dall’altro. Il credo e la scienza messi a confronto: entrambi sulla carta infallibili, entrambi si scoprono fallibili. Come è fallibile questo film.  Il percorso emotivo di Melville non viene in realtà mai affrontato di petto e il ruolo dello psicologo, la scienza che suggerisce alla Chiesa un’apertura verso alla società, all’inizio trova dei momenti spassosi e riusciti, ma alla fine non riesce a prendere una posizione precisa, perde la sua forza nel dipanarsi della storia.

Habemus Papam appare vicino, vicinissimo a Il Caimano: molto simili nella struttura, con diverse chiavi narrative mescolate, non sempre ben amalgamate, entrambi con un finale iperbolico (Il Caimano visto adesso appare profetico). Entrambi film d’impatto, ma come mancanti della forza e della spinta che Moretti prima possedeva ed ora sembra aver perduto. Risi diceva, a proposito di Moretti: “Si togliesse un po’ di mezzo per farmi vedere il film…”.

Ad oggi invece manca la sua presenza, la sua irriverenza, i suoi monologhi. Habemus Papam pare trattenuto e in questo perde la sua lucidità: forse piacerà a molti, ma perché il messaggio stesso non è urlato alla Moretti, ma pacatamente addolcito. Il film è sicuramente di uno spessore superiore a quello che il cinema italiano ci propone e alcune scene meritano davvero, come il monologo di Piccoli sull’autobus, l’ormai famoso e ultra citato torneo di pallavolo, il pazzo che recita Cechov. Ben fatto, però alla fine chi cerca un lavoro anticlericale rimarrà deluso, perchè la critica più grossa è mossa in realtà alla psicoanalisi. Da Moretti ci aspettavano un attacco al potere ben più calibrato, da La messa è finita che nel suo essere film a tratti sgradevole e forse auto compiaciuto, portava avanti forte un messaggio.

Lavoro: la crisi non è finita

 

 

Nei primi tre mesi dell’anno calano le iscrizioni alle liste di mobilità a Firenze, ma aumenta l’utilizzo della cassa integrazione in deroga. Lo dicono i dati della direzione del lavoro della Provincia di Firenze.

I NUMERI. Dal primo gennaio al 31 marzo sono stati 1216 gli iscritti alle liste di mobilità, 500 in meno rispetto al primo trimestre dell’anno scorso con un calo pari a circa il 30%. Di questi 649 sono uomini. Quasi 600 persone, tra uomini e donne, hanno meno di 40 anni.

L’ANALISI. “I numeri non ci dicono che la crisi è passata, ma che la cassa integrazione in deroga sta funzionando – spiega l’assessore provinciale al lavoro, Elisa Simoni – – i datori di lavoro, prima di ricorrere ai licenziamenti, utilizzano questo strumento che consente di slittare nel tempo la risoluzione del rapporto di lavoro” .

Meteo: la sorpresa nell’uovo? Le nuvole, ma Pasquetta va meglio

Nuvole in arrivo. Le condizioni meteo per la giornata di Pasqua non promettono niente di buono, mentre per il lunedì dell’Angelo le cose dovrebbero andare meglio.

SABATO. Secondo gli esperti del Lamma, già da domani mattina il tempo sulla Toscana sarà nuvoloso. Nel pomeriggio aumenterà l’instabilità con rovesci sparsi su Appennino, colline metallifere, amiatino ed Elba. In serata ancora nubi su tutta la regione con occasionali piovaschi su val Tiberina, alto Mugello, aree costiere meridionali e Arcipelago.

PASQUA. Le nuvole non lasceranno la Toscana neppure nella giornata di Pasqua, anche se qualche schiarita è prevista sulla costa, in particolare tra la Versilia e il livornese. Nelle zone più interne è invece prevista nuvolosità irregolare, con rovesci sparsi nel pomeriggio sulla dorsale appenninica.

LUNEDI’ DELL’ANGELO. La gita di Pasquetta sarà invece baciata dal sole nella parte nord della Toscana: tempo soleggiato è previsto sulla costa e sulle province settentrionali della Toscana (Firenze, Prato, Pistoia e Pisa). Nuvolosità variabile invece su Maremma, Siena e Aretino.

Auguri di Pasqua speciali per i piccoli del Meyer

E’ stato un ospite speciale ad augurare buona Pasqua ai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. L’attore Giorgio Panariello con la Fondazione Tommasino Bacciotti ha portato doni e gadget a tutti i piccoli.

LA VISITA. Grazie alla collaborazione del Nelson Mandela Forum e della dottoressa Barbara Zaggia, lo showman ha visitato i i reparti di Oncologia e Neurochirurgia, ha firmato autografi e si fatto fotografare con i bimbi, con i quali si è trattenuto due ore, regalando a tutti un momento di gioia e di svago. All’uscita si è detto estremamente commosso per questa esperienza ed è stato grato a Barbara e Paolo Bacciotti per avergli offerto la possibilità di vivere un momento così intenso e toccante.

Pasqua: pulizia strade, ecco dove e quando c’è

 

Pasqua tempo (per alcuni) di vacanze, ma attenzione la pulizia strade non va in ferie. Ecco quando è previsto lo spazzamento delle vie a Firenze.

NOTTE DI PASQUA. Il Quadrifoglio informa che il servizio sarà regolare, anche nella notte tra sabato e domenica. Quindi attenzione: sarà effettuato il lavaggio notturno con divieto di sosta (da mezzanotte alle 6,00) nei settori normalmente interessati.

24 APRILE. La domenica di Pasqua invece non verrà svolta la pulizia dei viali di circonvallazione (dove generalmente è prevista ogni quarta domenica del mese). Tutto regolare per quanto riguarda il centro storico, con la pulizia delle strade, lo svuotamento dei cestini e un servizio straordinario in occasione dello scoppio del carro.

PASQUETTA. Nella notte tra il 25 aprile e il 26 aprile sarà regolarmente attivo il servizio di lavaggio e spazzamento strade notturno con divieto di sosta dalle ore 00.00 alle ore 06.00 in tutti i settori interessati.

Novoli, 2.650 buche coperte in due mesi. E ora tocca al resto della città

Oltre 2.650 buche coperte in poco più di due mesi. È questo il risultato più significativo della sperimentazione nel quartiere 5 del sistema del Global Service, ovvero l’affidamento da parte del Comune – tramite gara di evidenza pubblica – a un soggetto esterno della manutenzione della pavimentazione stradale e del servizio di sorveglianza e pronto intervento.

NON SOLO COPERTURE. Ma non solo. Perché, insieme ai lavori, la ditta, attraverso un proprio sistema informativo, gestisce anche la fase a monte dell’intervento (ovvero il censimento delle anomalie e la raccolta delle segnalazioni) e quella a valle (vale a dire la rendicontazione e la verifica di quanto eseguito). Un modo per semplificare la procedura accentrando i vari passaggi e al tempo stesso per responsabilizzare la ditta che, a differenza di quanto accade in un normale appalto di manutenzione, gestisce l’intero processo. “Si tratta di una sperimentazione molto positiva – dichiara il sindaco Matteo Renzi – che intendiamo estendere al resto della città”.

GLI INTERVENTI. In dettaglio, sono stati 2.651 gli interventi di copertura buche effettuati in 63 giorni (con una media di 42 al giorno): di questi 2.068 eseguiti con l’utilizzo di conglomerato a freddo (per un totale di 1.527 sacchi di bitume consumati) e 583 invece sono stati effettuati con il conglomerato a caldo di cui 149 di estensione superiore ai 5 metri quadrati. Alla riparazione delle buche si aggiungono 60 interventi di rifacimento della pavimentazione eseguiti in 14 strade (via XX Settembre, via Fabbroni, via di Novoli, via Tavanti, via Mercati, viale XI Agosto, via Ponte di Mezzo, via Baracca, via Gianni e via Pisacane). Già programmati i lavori in ulteriori tre strade (via Mariti, via del Chiuso dei Pazzi e viale Pieraccini) e sul Ponte dello Statuto. Su quest’ultimo e in viale Pieraccini gli interventi verranno effettuati di notte. Il Global service prevede un numero verde attivo tutti i giorni 24 ore su 24 per contattare la ditta con cui i tecnici dell’Amministrazione e la Polizia Municipale fanno scattare il meccanismo del pronto intervento: nel 90% dei casi le richieste sono state soddisfatte entro i 45 minuti previsti.

SORVEGLIANZA. Da parte sua l’impresa ha a disposizione due squadre di sorveglianza operativa che percorrono simultaneamente la rete stradale nei giorni feriali (nei giorni festivi e nelle ore notturne in occasione di precipitazioni intense è in servizio una squadra) mentre una squadra di sorveglianza tecnica è dedicata alla percorrenza della rete principale. La ricezione, pianificazione, rendicontazione e contabilizzazione di tutti gli interventi vengono gestite da un unico sistema informativo. In 63 giorni sono stati 1.286 gli ordini di lavoro registrati e 500 le anomalie (su segnaletica, marciapiedi, verde, barriere etc) individuate grazie al servizio di monitoraggio settimanale dell’intera rete stradale.

Il ponte di Brooklyn sull’Arno? Lo costruì un barcaiolo

Sembra quasi un romanzo la storia di Guido Bartoloni, traghettatore dell’Anchetta, che a metà del secolo scorso decise che – dopo anni di fatica – era arrivato il momento di semplificarsi la vita e di costruire un ponte che collegasse le due rive dell’Arno.

BARCAIOLI. Chi erano i traghetattori, detti anche barcaioli? Erano quelle figure che portavano uomini, macchine e bestie da una parte all’altra del fiume, aiutandosi con un remo che faceva da timone e con un fune tesa tra le due rive. “Era nato nel 1899 ed aveva appena diciott’anni quando andò in guerra e fu assoldato nel genio pontieri – spiega la signora Milena Torrini, nipote di Guido Bartoloni -. Quando tornò all’Anchetta decise che era arrivato il momento di costruire un ponte”.

IL PROGETTO. L’unico piccolo inconveniente era che Guido non era un ingegnere, aveva appena la terza elementare e ogni sua proposta di costruire l’attraversamento veniva puntualmente bocciata dai tecnici del comune. “Ma era molto testardo – continua Milena – e non si perse d’animo. Aspettò la fine del secondo conflitto mondiale, quando al passaggio del fronte i due eserciti avversari si lasciarono alle spaller un mucchio di materiale abbandonato”. Cominciò a mettere da parte grossi pezzi di legno e ferro e alla fine riuscì a convincere l’amministrazione a dargli una chance.

LA COSTRUZIONE. “Ci vollero tre anni e 30mila fori fatti a mano per tirare su quel ponte a campata unica che somigliava in tutto e per tutto a un piccolo ponte di Brooklyn – spiega Milena mostrando le vecchie fotografie -. Una volta finita la sua grande opera, era il 1949, arrivò il momento del collaudo”.

IL TEST. Già all’epoca si usavano i camion per testare la resistenza degli attraversamenti fluviali, ma i tecnici del Comune non si fidavano di quell’omino cocciuto e per non mettere a repentaglio la vita di un uomo, fecero attraversare il ponte ad un carro trainato da buoi senza conducente. Il risultato fu sbaloriditivo: il ponte non solo reggeva, ma era anche costruito a regola d’arte. “Fu aperto al pubblico e lo zio riscuoteva 50 lire per ogni motorino e 100 lire per ogni automobile che lo attraversava”.

L’ADDIO AL BARCAIOLO.  “Purtroppo morì tre anni dopo aver terminato la sua opera. Il paradosso è che dopo aver passato una vita a contatto con l’acqua del fiume, sfidandolo in ogni momento dell’anno, perse la vita nell’acqua salata della Versilia, per un collasso cardiaco”. L’opera di Guido Bartoloni non cedette mai sotto il peso dei pesanti carri che tutti i giorni la attraversavano e continuò a funzionare egregiamente fino al 4 novembre 1966, giorno in cui la furia dell’Arno in piena lo sradicò distruggendolo per sempre. Ma Milena Torrini pensa che sia ancora lì, adagiato sul fondo, eterna sentinella di un’epoca passata.

Lo scoppio del carro, in piazza o in tv

Con la Pasqua torna il tradizionale appuntamento per i fiorentini: lo scoppio del carro, che domenica richiamerà in piazza del Duomo cittadini e tanti turisti.

SCOPPIO ON AIR. E quest’anno l’evento è anche in diretta tv. Chi ha la televisione a pagamento potrà seguire tutta la cerimonia su Sky (canale 597), per chi invece vorrà assistere allo spettacolo “in chiaro” potrà sintonizzarsi su Italia 7 a partire dalle ore 9,00.

IL CORTEO. Il programma prevede per le 8,45, la partenza del corteo storico dal Palagio di Parte Guelfa, che raggiungerà piazza della Signoria. Alle 9,00 il brindellone lascerà invece il deposito del Prato diretto in piazza del Duomo, dove giungerà intorno alle 10,00.

SBANDIERATORI. Nel frattempo una rappresentanza dei Bandierai degli Uffizi partirà dal Palagio di Parte Guelfa per passare in piazza della Repubblica, dove è prevista un’esibizione, poi si unirà al corteo del “carro di fuoco”. Dopo il sorteggio del calcio storico per l’abbinamento delle partite del torneo di San Giovanni, alle 11,00 l’atteso scoppio del carro.