mercoledì, 18 Giugno 2025
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Caccia al tesoro, in tramvia

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Giochi, indovinelli e rebus alle fermate della linea 1 da Resistenza a Paolo Uccello. E al mattino un incontro con gli esperti per parlare di gioco d’azzardo patologico

Tornano in piazza le ”Arance della Salute”

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Appuntamento anche a Firenze con la campagna “Le Arance della Salute”, organizzata da Airc (associazione italiana ricerca sul cancro), con oltre 15mila volontari in piazza in tutta Italia, per raccogliere risorse e finanziare il lavoro di 5mila ricercatori.

sabato 30 gennaio

L’iniziativa (che ha il patrocinio del Comune di Firenze) arriva quest’anno alla sua 27esima edizione ed è in programma sabato 30 gennaio. Obiettivo – viene spiegato – ribadire che alimentazione sana e attività fisica sono il punto di partenza per la prevenzione: secondo i dati di Airc, ogni anno obesità e sedentarietà sono responsabili di due milioni di morti per cancro. Di qui, l’idea di distribuire, in cambio di una donazione di 9 euro, con la reticella di 2,5 kg di arance rosse, anche la guida “Muoviamoci contro il cancro” e alcune ricette preparate dallo chef Moreno Cedroni con la “Cucina italiana”.

“Cinquant’anni fa chi si ammalava di cancro sapeva di avere i giorni contati – ha ricordato l’assessore al welfare Sara Funaro – oggi la maggior parte dei casi viene curata con successo. Resta fondamentale, quindi, raccogliere fondi per continuare a sostenere i progetti nel campo dell’oncologia dei migliori scienziati italiani”.

dove trovarle

Per trovare le Arance della Salute, si possono consultare i siti www.airc.it, www.arancedellasalute.it oppure chiamare il numero speciale 840 001 001.

Tramvia, via al ribaltamento del cantiere in via dello Statuto

Scatterà lunedì 1° febbraio il ribaltamento del cantiere in via dello Statuto, nell’ambito dei lavori di realizzazione della linea 3.

cosa cambia

I lavori si sposteranno quindi sul lato sinistro della strada (provenendo dal Ponte dello Statuto). Dal punto di vista della viabilità – spiegano da Palazzo Vecchio – non ci saranno particolari modifiche: la circolazione resterà come l’attuale, a parte il fatto che la corsia aperta al transito sarà quella finora occupata dal cantiere.

Resta aperta la percorribilità degli incroci con via delle Cinque Giornate (con i veicoli in transito verso via Crispi), via della Cernaia (transito convergente su via dello Statuto), via Puccinotti-piazza della Costituzione (anche in questo caso con circolazione convergente su via dello Statuto).

linea 2

Per quanto riguarda la linea 2, sono terminati i lavori sui sottoservizi in via Ragghianti: è in corso lo smontaggio del cantiere e da domani – viene spiegato – dovrebbe essere ripristinata la viabilità precedente. Questo consentirà di istituire le previste modifiche di assetto della rotatoria tra via Novoli e viale Forlanini: nella prima fase è prevista la chiusura parziale della rotatoria con un allungamento del percorso e dell’anello centrale.

Le operazioni propedeutiche sono in programma martedì 2 febbraio, a seguire nella notte tra martedì e mercoledì il cambio di viabilità. Questo assetto della circolazione rimarrà anche nelle fasi successive, ovvero nel corso della costruzione vera e propria del viadotto San Donato.

Hand signed, il meglio della musica elettronica

La musica prende posto. E non è solo un modo di dire quando si parla di Hand Signed, progetto realizzato da OOH-sounds, NODE Festival e Musicus Concentus con la collaborazione del Museo Marino Marini.

Una rassegna pensata come una sonorizzazione “in progress” per gli affascinanti spazi della Sala Vanni di Firenze. Partendo dall'idea di un suono scultoreo dotato di una sua dimensione fisica, sono stati selezionati sette artisti internazionali fondamentali nella attuale scena elettronica sperimentale, accomunati da un approccio organico alla musica di ricerca, da un forte spirito di improvvisazione e dalla manipolazione analogica del suono.

Musica elettronica tra gli affreschi della Sala Vanni

Le performance entreranno in risonanza con gli spazi e gli affreschi della Sala Vanni, creando un gioco di forze in bilico fra linguaggio artistico e composizione musicale. L'obiettivo è quello di immergere il pubblico in una esperienza sensoriale profonda, nella quale la dimensione architettonica entra in relazione con la dimensione immateriale e acustica del suono.

Il primo appuntamento con Masayoshi Fujita

Protagonista del primo appuntamento, previsto per sabato 30 gennaio,  sarà il compositore e vibrafonista giapponese Masayoshi Fujita, da poco uscito con l’album “Apologues” per Erased Tapes Records. Con alle spalle una carriera da batterista Masayoshi Fujita si dedica al vibrafono come mezzo di narrazione, costruendo splendide storie dalle strutture ambient che convergono verso la neoclassica e trovano movimenti ritmici precisi e puntigliosi. Un suono sofisticato e sognante, intimo e minimalista, apologia della magnificenza dell’arte.

Il viaggio di Hand Signed proseguirà con le sognanti atmosfere disegnate dal violoncello di Oliver Coates (19/02),  i droni psichedelici di Bill Kougalis (18/03), le imprevedibili tessiture elettroacustiche di Nicola Ratti e Kassel Jaeger (09/04), la techno deviata e claustrofobica della inglese Beatrice Dillon (29/04) e la  visionaria manipolazione delle fonti sonore del veterano Philip Jeck (20/05).

Particolare cura sarà dedicata all’illuminazione, grazie a un progetto realizzato con il sostegno di Red Lighting. L’esclusivo progetto esalterà i volumi e gli affreschi della Sala Vanni, accompagnando il pubblico nella performance fin dal primo minuto.

La comunicazione è realizzata partendo dai disegni di Marco Mazzoni, tratti dalla serie “One Thousand Nine Hundred Sixty Five Pricks”, 2013. Coreografo, performer e artista visivo, è uno dei membri fondatori di Kinkaleri.

 

Risate di solidarietà per il Progetto Itaca

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Si ride a fin di bene ricordando la Firenze che fu: a Palazzo Malenchini va in scena “Il Grillo canterino”, lo spettacolo della Compagnia delle Seggiole che non sarà l'unico piatto forte della serata di beneficienza – con cena – in programma mercoledì 3 febbraio a sostegno del Progetto Itaca Firenze.

Prima si ride, poi si mangia

Si comincia alle 19.30 con un drink di benvenuto e poco più tardi, alle 20, avrà inizio lo spettacolo teatrale. A seguire, la cena curata da Progetto Itaca Firenze, una realtà da anni attiva al fianco di chi fa i conti con il disagio mentale e nella battaglia contro il pregiudizio. Oltre alla normale attività del Club Itaca, che ogni giorno accoglie giovani che soffrono di un disturbo mentale e li accompagna in un percorso di riabilitazione sociale, Progetto Itaca ha all’attivo incontri di formazione nelle scuole e percorsi per le famiglie. Tra gli obiettivi del 2016 c’è l’attivazione di un Ponte telefonico che possa essere utile a fornire un primo ascolto e un orientamento ai servizi cittadini a disposizione di chi affronta attacchi d’ansia, disturbi dell’umore o altri stati di disagio mentale.

Lo spettacolo è ambientato nella Firenze del dopoguerra, scenario in cui nasce Radio Firenze, destinata a diventare la voce che accompagnerà i fiorentini nel ritorno alla normalità, con programmi di cultura e di intrattenimento e giornalisti d’eccezione. Un tuffo nel nostro passato collettivo, condito da nostalgia e leggerezza. La partecipazione prevede un contributo di 90 euro a persona e l’incasso sarà interamente devoluto a Progetto Itaca Firenze.

Meningite, 5.000 prenotazioni per la vaccinazione

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Sono arrivate a 5.000, nell’area fiorentina, le prenotazioni per la vaccinazione contro il meningococco C. Lo scorso 19 gennaio – viene spiegato dalla Usl Toscana Centro – gli appuntamenti prenotati erano 2.214: le richieste sono dunque praticamente raddoppiate in una settimana.

le chiamate

In questi ultimi giorni – viene spiegato ancora – le chiamate verso i numeri dedicati agli appuntamenti si sono intensificate. Per sostenere la campagna vaccinale promossa dalla Regione Toscana, è stata creata un’accoglienza telefonica specifica, tramite il Cup fiorentino. La vaccinazione può essere prenotata con diverse modalità: chiamando il numero da linea fissa 840.003.003 o per i cellulari 199.17.59.55, dalle 7,45 alle 18,30, dal lunedì al venerdì, e il sabato dalle 7,45 alle 12,30, scegliendo l’opzione tasto 7. Il tempo di attesa medio – viene specificato – è di circa tre minuti.

Tra le 419 prestazioni che si possono prenotare on line da computer o smartphone, andando sul sito http://www.asf.toscana.it, è disponibile anche la vaccinazione contro il meningococco.
 

la vaccinazione

Per la fascia di età target indicata dalla campagna vaccinale, che riguarda i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 20 e gli adulti fino ai 45 anni, la vaccinazione è offerta nei principali presidi territoriali dell’azienda sanitaria, che sono complessivamente 12. Per i cittadini sopra i 45 anni è possibile vaccinarsi in regime di copagamento (58,17 euro) in alcuni presidi specifici quali Le Piagge, Borgo San Lorenzo, Figline e San Casciano.

Foto e mappe per ritrovare gli spazi dimenticati

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Un edificio in disuso, una piazza dimenticata, un lembo di città rimasto fuori dai progetti di sviluppo urbano. Un progetto vuole restituire dignità agli spazi “di risulta”, quei pezzi di città rimasti inutilizzati. Diventeranno “Spazi ritrovati”: questo il titolo della ricerca socio-fotografica pensata da Comune di Firenze, Sociolab e Fondazione Studio Marangoni, selezionata tra le migliori proposte che hanno partecipato alla gara di idee indetta la scorsa primavera dall'Ordine e dalla Fondazione degli Architetti di Firenze per realizzare all'interno della Palazzina Reale di Santa Maria Novella progetti culturali dedicati al tema della città pubblica.

Dalla mappa alla fotografia

Il progetto partirà dalla mappatura degli spazi di risulta di Firenze. Ne saranno poi scelti cinque, uno per quartiere, come luoghi-simbolo. Su ognuno di questi sarà condotta un'indagine. Il primo step sarà l'osservazione del luogo, alla ricerca delle modalità in cui viene vissuto, dagli spazi di aggregazione ai flussi, dagli esercizi commerciali alle scuole; saranno poi realizzate alcune interviste di piazza per comprendere la percezione che i cittadini hanno del luogo; infine si svolgerà un sopralluogo con camminate di quartiere aperte ai cittadini che possano stimolare la riflessione e la pianificazione di un futuro diverso dell'area.

Nel frattempo, cinque squadre di ex allievi della Fondazione Studio Marangoni guidate da altrettanti docenti e munite di macchina fotografica effettueranno sui luoghi una ricerca per immagini che al termine dei workshop possa essere letta come un incipit per la riqualificazione degli spazi in oggetto. Questi lavori, insieme al materiale raccolto durante il percorso partecipativo, saranno oggetto di una mostra fotografica finale ospitata in Palazzina Reale.

Ritrovare gli spazi

“Ci auguriamo – dicono i presidenti di Ordine e Fondazione degli Architetti di Firenze, Egidio Raimondi e Tommaso Rossi Fioravanti – che in una fase successiva, alla ricerca segua la pratica. Il percorso avviato da “Spazi ritrovati” potrebbe proseguire con una serie di concorsi pubblici di idee che abbiano come spunto i suggerimenti e le proposte raccolte durante il percorso partecipativo con la cittadinanza per strappare i luoghi di risulta all'oblio facendone davvero “spazi ritrovati”. Non servono opere mastodontiche, ma piccoli interventi puntuali, di agopuntura urbana. I cui costi sono contenuti ma i benefici e le ricadute positive sulla vivibilità e la qualità urbana incalcolabili”.

In totale hanno partecipato alla gara di idee di Ordine e Fondazione degli Architetti una trentina di progetti. La scelta è caduta su “Spazi ritrovati” per l'attinenza al tema della città pubblica, per la capacità di fare rete tra enti e istituzioni diverse e soprattutto per la capacità di coinvolgere attivamente, con workshop e passeggiate nei quartieri, la popolazione fiorentina che ogni giorno anima e vive la città. Referente del progetto è l’architetto Paolo Pinarelli, della Direzione generale del Comune di Firenze. L'Ordine si impegnerà a promuovere l'iniziativa con l'obiettivo di realizzare la mostra fotografica in Palazzina Reale entro la fine del 2016.

Turismo, accordo tra Comune e Airbnb

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Siglato l’accordo tra Comune di Firenze e Airbnb per il pagamento dell’imposta di soggiorno e l’informazione agli operatori. È stato firmato ieri dal sindaco Dario Nardella il protocollo d’intesa con la piattaforma di prenotazione on line di alloggi a fini turistici attiva in tutto il mondo e in forte crescita anche a Firenze. Alla firma erano presenti, tra gli altri, il country manager Airbnb Italia Matteo Stifanelli, l’assessore allo sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini e l’assessore al Bilancio Lorenzo Perra. 


“passo in avanti molto concreto”

“Questo accordo è un passo in avanti molto concreto e assolutamente innovativo – ha spiegato Nardella – è l’esperienza più avanzata in Italia tra una città ed Airbnb, il colosso della sharing economy nel campo turistico per le locazioni on line. Finalmente abbiamo degli strumenti che da un lato ci consentono di prevedere entrate maggiori grazie all’imposta di soggiorno che pagheranno anche questi soggetti e dall’altro di avere un osservatorio molto articolato sulla città, visto che si parla di 7.500 operatori. Un accordo – ha proseguito il sindaco – che tiene conto della sostenibilità, del turismo della nostra città e della sfida della legalità affinché tutti i soggetti che operano in questo settore abbiano regole chiare”.


“Abbiamo firmato un accordo che prevede alcuni impegni molto importanti sia sul piano dell’informazione che dell’imposta di soggiorno – ha detto Bettarini – tutti gli host riceveranno dalla piattaforma le informazioni sulla città e sugli obblighi previsti in materia di imposta di soggiorno, ma non solo: Airbnb si impegna a fare da collettore dell’imposta, gestendone direttamente la riscossione non appena si definiranno alcuni aspetti della normativa regionale. Siamo i primi in Italia a farlo prevedendo nell’accordo il ‘collect and remit’, che avviene per ora solo in alcune grandi città come Parigi, San Francisco e Amsterdam. Secondo i dati di Airbnb – ha proseguito Bettarini – a Firenze sono attivi 7500 host, che noi valutiamo in un introito di circa 10 milioni di euro per il Comune. Si tratta per l’84% di operatori con uno o due appartamenti, che quindi svolgono questa attività in modo assolutamente non professionale. Con loro è fondamentale instaurare un rapporto di informazione, trasparenza e lealtà reciproca”.


“l'inizio di una collaborazione”

“Il Comune di Firenze ha dimostrato di comprendere appieno il valore della sharing economy e l'unicità dell'esperienza offerta dagli host locali – ha detto Stifanelli – è per questo che l'accordo di oggi per semplificare e rendere più trasparente la tassa di soggiorno è stato per noi un passo naturale. Ma è soltanto l'inizio di una collaborazione che ci vedrà presto impegnati a sostegno della città anche su temi fondamentali come la decentralizzazione e la promozione di un turismo sostenibile. Vogliamo aiutare a far conoscere al mondo la vera Firenze, dare la possibilità affinché i viaggiatori possano apprezzare appieno l'incredibile ospitalità dei fiorentini, sentendosi a casa”.

gli obiettivi


Tre – spiegano da Palazzo Vecchio – gli obiettivi della collaborazione contenuti nell’accordo: semplicità e chiarezza per la tassa di soggiorno, informazione agli ‘host’ sulle regole della home sharing, promozione di un turismo sempre più responsabile. Airbnb – viene spiegato ancora – si impegna a lavorare insieme al Comune di Firenze per attivare un processo semplice di riscossione automatica delle tasse turistiche per conto della community e ad informare gli host della tassazione vigente, anche promuovendo le linee guida ufficiali del Comune. Attraverso la piattaforma Airbnb saranno inoltre fornite informazioni ai visitatori su come essere “buoni ospiti” di Firenze. 
In base all’accordo, il Comune di Firenze si impegna, tra le altre cose, a promuovere il rispetto delle norme, rendendole chiare e facili da applicare e a proporre un tavolo inter-istituzionale con la Regione Toscana e Airbnb, in vista della prossima revisione della legge regionale in materia di turismo, per favorire modifiche in linea con il nuovo contesto internazionale. 
Tra le finalità anche quella di sviluppare nuove pagine istituzionali dedicate ai potenziali utenti dell’home sharing, fornendo informazioni generali e includendo link alle norme rilevanti, in modo da aiutare chi vuole concedere in locazione i propri appartamenti a Firenze.

Si è chiusa ”Bellezza divina”: oltre 170.000 visitatori

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Si è chiusa domenica 24 gennaio, a Palazzo Strozzi, “Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana”, la rassegna dedicata alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro attraverso le opere di importantissimi artisti italiani, tra cui Domenico Morelli, Gaetano Previati, Felice Casorati, Lorenzo Viani, Gino Severini, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Emilio Vedova, e internazionali come Vincent van Gogh, Jean-François Millet, Edvard Munch, Pablo Picasso, Max Ernst, Georges Rouault, Henri Matisse.

le visite

La mostra, curata da Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Ludovica Sebregondi e Carlo Sisi, ha raggiunto il traguardo di oltre 170.000 visitatori, riscuotendo allo stesso tempo un grandissimo successo di critica.

Nata della collaborazione della Fondazione Palazzo Strozzi con l'Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, l’Arcidiocesi di Firenze e i Musei Vaticani, la mostra è stata parte delle manifestazioni culturali organizzate in occasione del V Convegno Ecclesiale Nazionale, tenutosi a Firenze tra il 9 e il 13 novembre 2015, che ha visto anche la partecipazione di papa Francesco.

il tema

Bellezza divina è stata apprezzata dal pubblico per le opere esposte, ma anche per il tema trattato, che ha attirato, fin dalla sua apertura l’attenzione della stampa nazionale e internazionale.

DA KANDINSKY A POLLOCK

E per Palazzo Strozzi è già tempo di guardare avanti. Dal 19 marzo al 24 luglio è in programma la grande mostra “Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim”, che porterà a Firenze oltre 100 capolavori dell’arte europea e americana tra gli anni venti e gli anni sessanta del Novecento, in un percorso che ricostruisce rapporti e relazioni tra le due sponde dell’Oceano, nel segno delle figure dei collezionisti americani Peggy e Solomon Guggenheim.

Curata da Luca Massimo Barbero, la mostra nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York e permette un confronto tra opere fondamentali di maestri europei dell’arte moderna come Marcel Duchamp, Max Ernst, Man Ray, Pablo Picasso e dei cosiddetti informali europei come Alberto Burri, Emilio Vedova, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, insieme a grandi dipinti e sculture di alcune delle maggiori personalità dell’arte americana degli anni cinquanta e sessanta come Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Alexander Calder, Roy Lichtenstein, Cy Twombly.

Giorno della Memoria, visita (gratis) all’ex carcere duro delle Murate

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Due visite guidate agli ambienti dell’ex carcere duro e alla mostra “Panopticon” di Katharina Anna Loidl, vincitrice della Open Call per residenza d’artista internazionale di “Le Murate. Progetti Arte Contemporanea”. E' quanto organizzato da Mus.e per mercoledì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria.

Il carcere duro

Il carcere duro, l’area di detenzione più severa del carcere otto-novecentesco, è stato interessato dal restauro che ha toccato l’intero complesso delle Murate tra gli anni 2004 e 2010. Nei luoghi che videro detenuti tra gli altri Carlo Ludovico Ragghianti, Carlo Levi e Gaetano Salvemini, ha lavorato l’artista Valeria Muledda ricreando, tramite un’installazione site specific, suggestioni sonore che suscitano un’esperienza immersiva ed emozionale.

la mostra

L’installazione ambientale dell’artista Katharina Anna Loidl, inaugurata il 14 gennaio scorso,  è frutto della riflessione su uno spazio storicamente connotato come quello dell’ex carcere maschile e parte dal concetto di Panopticon: disegno ideale di carcere progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham  e struttura architettonica in cui a un unico sorvegliante viene permesso di osservare da una torre centrale tutti i detenuti senza che essi sappiano se in quel momento si trovano o meno sotto gli occhi della guardia carceraria.

Il termine “panopticon” affonda le proprie radici nella mitologia greca, in cui Argo Panoptes gigante dai cento occhi era considerato il guardiano per eccellenza. A queste suggestioni Katharina Loidl attinge per realizzare il proprio progetto installativo, che rievoca il concetto di osservazione, traslato in termini contemporanei.

le visite

Le visite al carcere duro e all’installazione artistica Panopticon sono previste h 15.30 e 18.30.  
Info e prenotazioni: tel. 055.2768224 – 055.2768558, mail [email protected].